Tamron 16-300

Spesso non si ha la possibilità di portare in giro tutto il pesantissimo armamentario di ottiche di qualità che abbiamo nello zaino: a volte si ha la necessità, o la voglia, di viaggiare leggeri o semplicemente si parte per un'escursione con amici dove non si avrà la possibilità di mettersi in appostamento. Meglio dunque un buon grandangolare per fare foto di gruppo... mmm... sì, certo.. e se capita l'occasione, si incrocia quell'animale raro che da tanto tempo si sta cercando... che si fa?

Una risposta potrebbero essere i superzoom da montare sulla propria reflex, oppure una bridge.
Vantaggi della bridge? massima focale (le ultime arrivano oltre i 1000 mm !!!), corpo ottimizzato ed estremamente compatto.
Svantaggi? un corpo completamente diverso da imparare ad usare (perché non rinuncerete di certo alla vostra reflex per una bridge con sensore più piccolo di un francobollo!), un movimento dello zoom elettrificato e quindi non meccanico che rende il raggiungimento della massima focale lento e dispendioso in termini di batteria.

Ma la qualità?

E questa è la domanda a cui tento di rispondere.
Ovviamente parlerò della massima focale, i 300mm del Tamron 16-300 visto che qui parliamo di fotografie ad animali.
Perché il 16-300? perché su dxomark i valori non sono poi molto diversi delle ottiche nikon ufficiali, ad un prezzo nettamente più basso e, almeno per come la penso io, se ottica da battaglia deve essere, il prezzo deve essere tale da non avere rimpianti!
L'autofocus non è male: riesce ad agganciare in volo senza problemi uccelli di medie dimensioni.
Ecco due test in ambiente completamente diverso.

Il beccapesci

Rimini, giorni di autunno, i beccapesci si spostano sulla riviera per svernare. Ecco allora la prima foto, una visione ridimensionata del fotogramma completo per far notare la vignettatura evidente ai bordi


Quini un ritaglio al 100%, la qualità si fa notare... per la sua assenza!


No, non è una foto da stampare su grande formato, decisamente non voleva essere e non riesce ad essere lo strumento per portare a casa una foto interessante, però, opportunamente centrata e ridimensionata, behh, come foto documentaristica per il web non è poi così male!


Ecco altre due immagini trattate nello stesso modo, a risoluzione da web 2.0 tutto sommato si lasciano guardare!



Il gracchio alpino


Ora siamo in inverno, in un ambiente completamente diverso, alta montagna, sole limpido, aria pulita... il risultato?
Per la vignettatura non c'è scampo: c'è ed è evidente!


Il dettaglio al 100%? mmmm... lasciamo perdere che è meglio!


Ma a risoluzione web?




Godibile!
Il confronto con il Nikon 200-500?
guardate qui!
Ma la domanda vera è.. confrontereste una FIAT Panda con una Alfa Romeo Giulia QV?
Confrontereste una VW Polo con una audi A6 RS?
Confrontereste una Renalut Clio con una Nissan GT-R ?

... e allora? perché confrontare il 16-300 Tamron con il 200-500 Nikon?
Non ha senso se non nel rapporto prezzo / prestazioni e, parere personale, con il primo avete ciò che avete pagato, con il secondo avete molto di più!

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