tra Santa Giuliana e Barco di Levico

Due sabati di fila, nella penombra di un sole mattutino che stenta ad arrivare (-5°C) e di un pomeriggio dal cielo velato (+3°C) per stare in compagnia di un nutrito numero di miglairini di palude, attivi propèrio nei momenti di penombra, emnter negli sprazzi di luce più intensa sparivano tin mezzo alla vegetazione, come si nota qui a sinistra.

Una delle poiane che stanno in zona Barco, sul mezzogiorno, passa a bassa quota sopra ai campi, ancora non ha trovato la termica che la porterà in alto, in effetti fa troppo freddo!
Intento a seguire i migliarini la vedo solo quando ormai sta superando la mia postazione, quini con una pessima foto da dietro!

Prima di scorgere i migliarini che sembrano aver trovato nel gelo di questa zona il loro habitat ideale, mi sono fermato perché attratto dal movimento di diversi passeriformi di piccola taglia.

Tra questi delle passere scopaiole molto timide: sempre nascoste tra i rami se non tra le ultime foglie delle piante a basso fusto. Allora tra il fare lo slalom tra i rami e lo sfondo molto luminoso rispetto al soggetto, fare una foto decente è impossibile.

Questo, invece, non so chi sia, nemmeno Merlin riesce a capirlo, proponendomi un uccello improbabile per le nostre zone che nella forma giovanile ha colori simili, la peppola. Sebbene la scarsa luce abbia appiattito i colori sui toni dell'azzurro, rendendoli innaturali,  

Tra gli uccelli facili da identificare invece il classico fringuello "pascola" a terra vicino alla sede stradale, sollevandosi rapidamente al passaggio di ogni macchina.

Qui sotto un'altra "composizione" di immagini di migliarini di palude. 

Sebbene presenti in grande quantità, sono risultati molo meno confidenti, anzi diciamo pure per nulla confidenti, i cardellini.
Decorano questo albero come addobbi di natale con i loro colori ma al primo tentativo di avvicinarsi si involano tutti (o quasi): indietro rimane giusto quello meglio nascosto, che mi lascia fare altri tre passi prima di raggiungere gli altri.