giorno uno - tappa tre: salina di Comacchio
Di nuovo in marcia, l'idea è di raggiungere la valle di Bellocchio per avere il sole alle spalle e godere di distese di limicoli, anche vicini, almeno così mi dissero al centro informazioni.
Ed il discorso è assolutamente analogo anche per i cavalieri d'Italia.
Nonostante la quantità di fenicotteri particolarmente vicini, decido di incamminarmi ugualmente verso stazione foce, lungo la larga striscia di terra rettilinea che congiunge le due zone.
Vi dico subito che la missione si rivela un fallimento: impossibile accedere alla zona: strade interrotte, chiuse da cancelli, da inferiate o recinti, persino da cartelli di poligono di tiro militare... Mi diranno poi, cercando informazioni al centro "Manifattura dei Marinati", che ci si accede solamente attraverso una ciclabile, nemmeno così facile da trovare.
Nel viaggio per tornare dalla casa del Cacciatore a Comacchio, proprio lungo la strada, un grosso trattore agricolo sta rivoltando il fieno e così uno stormo di guardabuoi lo segue per trovare nutrimento facile.
Punto allora all'obiettivo secondario, sicuro, vista l'esperienza precedente, di fare un bel bottino, ossia le saline di Comacchio.
L'ambiente è completamente diverso da come lo ricordavo: da un paradiso per i limicoli ad una distesa di fenicotteri rosa.
Mi spiegheranno che il problema è il livello delle acque: sono alte e così i limicoli dalle zampe ben più corte rispetto a fenicotteri rosa e cavalieri d'Italia, hanno cambiato zona.
Nel viaggio per tornare dalla casa del Cacciatore a Comacchio, proprio lungo la strada, un grosso trattore agricolo sta rivoltando il fieno e così uno stormo di guardabuoi lo segue per trovare nutrimento facile.
Punto allora all'obiettivo secondario, sicuro, vista l'esperienza precedente, di fare un bel bottino, ossia le saline di Comacchio.
L'ambiente è completamente diverso da come lo ricordavo: da un paradiso per i limicoli ad una distesa di fenicotteri rosa.
Mi spiegheranno che il problema è il livello delle acque: sono alte e così i limicoli dalle zampe ben più corte rispetto a fenicotteri rosa e cavalieri d'Italia, hanno cambiato zona.
E allora approcciamoli questi fenicotteri rosa, d'altro canto sono qui, vicini, lungo la strada, non serve fare troppa fatica, basta accostare e guardarli.
Ed il discorso è assolutamente analogo anche per i cavalieri d'Italia.
Ben più basso il numero di totani mori, unico altro limicolo presente.
Nonostante la quantità di fenicotteri particolarmente vicini, decido di incamminarmi ugualmente verso stazione foce, lungo la larga striscia di terra rettilinea che congiunge le due zone.
Mentre cammino vengo sorvolato da diversi ospiti delle valli:
dal fenicottero rosa (che in volo sembra molto più colorato di quando è posato)
Ma poi anche i cavalieri d'Italia hanno il loro perché, con quell'aspetto così gentile e fragile.
e poi un ultimo saluto al totano moro....
che immancabilmente vola via!
alla volpoca
e la sterna comune, dall'incedere sempre elegante.
Un gabbiano comune in abito riproduttivo se ne sta invece tranquillo a galleggiare tra le diverse case da pesca poste all'ingresso delle saline.
Lungo la strada anche una beccaccia di mare fa la sua comparsa in volo per sparire rapidamente tra i vari isolotti: nonostante l'aspetto ampio ed esposto del luogo è in realtà molto facile per gli uccelli di taglia media trovare un isolotto dietro cui nascondersi velocemente dalla vista dei bridwatcher (invero pochi, molti di più i cicloturisti).
Nella zona anche un esemplare giovane ed un adulto di gabbiano reale ma i laridi sono abbastanza pochi in questa zona (mentre nelle acque dell'oasi Zavelea, sebbene lontanissime dalla torre, la distesa di gabbiani comuni era notevole).
Un totano moro in caccia vicino alla riva schizza via in volo allontanandosi velocemente al mio passaggio.
Raggiungere l'altra sponda è improponibile, mi giro e torno verso l'ingresso, dedicando ancora un bel po' di tempo ai fenicotteri rosa, in fondo di che mi lamento? l'altra volta ero tornato entusiasta per i limicoli ma con la sensazione che mi mancasse qualcosa non avendo visto i fenicotteri... beh, questa volta ne ho da fare indigestione! E così continuo a scattare.. e scattare... e scattare.
Ma poi anche i cavalieri d'Italia hanno il loro perché, con quell'aspetto così gentile e fragile.
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e poi un ultimo saluto al totano moro....
che immancabilmente vola via!
E mentre mi diletto a fare le fotografie ai fenicotteri e cercare l'angolazione giusta per sfruttare a mio favore la luce del sole... arriva il consiglio di Marianna, una birder del luogo, che non finirò mai di ringraziare!!!
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