Passeriformi lungo le sponde dell'Avisio


Stessa cosa si appresta a fare questa averla maggiore poco nascosta dai rami nudi della betulla. Lei si affida all'altezza del suo posatoio per starsene tranquilla, ma quando il sole fa esplodere fragorosamente il ghiaccio che ricopre un ramo a basso scorrimento del torrente, sia io che lei facciamo un bel salto per lo spavento e ci perdiamo di vista...
Intento a mangiare, nutrendosi al suolo, e a nascondersi, mimetizzandosi tra le i sassi incastonati nei muri dell'argine dell'Avisio, anche questo codirosso spazzacamino si gode il caldo del sole .

Cosa che invece non fanno i fringuelli, appollaiati sui rami alti degli alberi mentre il sole ancora non si fa vedere, prendono poi il volo per distribuirsi tutt'attorno, loro già attivi ed operativi, senza bisogno di scaldarsi!
Figuriamoci poi se ha bisogno di scaldarsi il merlo acquaiolo, abituato com'è a tuffarsi nelle gelide acque dei nostri torrenti, pronto a pescare tuffandosi nonostante l'aria frizzantina!

Nettamente più confidente il pettirosso, questo poi mi ha permesso di avvicinarmi davvero parecchio senza mai dare cenno di insofferenza. (certo, anche se non si vede tra me e lui c'era un bel alberello ricco di rami, ma insomma, pur sempre completamente spoglio!
Più diffidente questo suo compare, sull'attenti come una sentinella, pronto a defilarsi tra i cespugli al primo tentativo di avvicinamento.

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