Lavis - 2

E se c'è un Lavis 1 è chiaro segno che si sarà anche un Lavis 2, il ritorno... e infatti rieccomi nello stesso posto, un giorno dopo, perchè la stagione è giusta, il posto è giusto, quindi, qualcosa deve succedere.

E, per fortuna del mio piccolo amico, qualcosa succede per davvero. Tanta fatica per 2 secondi e mezzo e poi è tutto finito, la femmina sbuca da sotto acqua e se ne va a est, il mascio si va a riposare su un sasso a sud: il mistero della vita si è già belle che concluso!


Ma per arrivare a questo risultato anche oggi ci è voluto un bel po' di "sbatti ali" nel tentativo di convincere la femmina a concedersi.
Almeno questa volta tutto lo sbatimento ha portato al risultato voluto.
E, prima ancora del balletto, il nostro merlo acquaiolo si è fatto una bella e lunga toilette.
Una volta finito, invece, dopo aver ripreso fiato su uno dei sassi che movimentano il corso del torente, se nìè andato, saprendo dalla circolazione. L'ho atteso ancora un'oretta nel medesimo posto ma non si è più fato vedere. 

Dopo tutte le emozioni e le soddisfazioni che mi ha dato, non è che mi fermo solo perchè il merlo acquaiolo non si fa vedere, per fortuna c'è altro da osservare, non tanto in verità perché l'anfratto dove mi sono posto è particolarmente tranquillo, però comunque interessante.
Una ballerina bianca è rimasta un po' di tempo a farmi compagnia, svolazzando in giro, tra un posatoio e l'altro, senza mai avvicinarsi: anche aspettandola immobile dietro alla macchina fotografica non c'ha pensato mai una volta di avvicinarsi, e si che ad un certo punto a pure dato l'impresione di venirmi incontro in volo!
Nella foto qui sopra, la poszione è simile a quella del merlo acquaiolo del post precedente: in fin dei conti sebbene il modo di volare sia completamente diverso, con il caratteristico ondeggiamento della ballerina, il comportamento in prossimità dell'acqua è abbastanza zimile sebbene la ballerina non si immerga mai mentre il merlo acquaiolo non punti mai agli insetti, cosa che invece la ballerina predilige, efefttuando delle improvvise impennate in volo quando ne localizza uno che ha la malaugurata idea di volarle troppo vicino.


Ora cambiamo completamente genere, da piccole taglie passiamo allo smergo maggiore.
A differenza dell'incontro precedente, quando si sono involati gaurdinghi e poco disposti a farsi osservare per bene, questa volta una femmina solitaria si è mossa con disinvoltura sulla riva opposto del torrente, metendosi anche ad asciugare e a sistemarsi le piume sulla cima di un masso, quasi a mettersi involontariamente in posa.
Lo smergo maggiore è uno dei pochi uccelli dove il piumaggio della femmina è più appariscente di quello del maschio.
Qui a fianco possiamo ammirare la femmina, con la tipica testa marrone bruciato e il corpo con il piumaggio argento.







Il dimorfismo sessuale è comunque importante come si può vedere nella fotografia sottostante con il maschio dal corpo prevalentemente bianco dagli evidenti rilfessi verde scuro, così scuro che da lontano sembra quasi nera.



A toilettatura finita anche la signora smergo se n'è andata, con calma ed eleganza.
Gli smerghi dovrebbero essere dei gran pescatori ma non ho (ancora) avuto la fortuna di vederli risalire con una preda appena catturata: sul torrente sembrano sempre intenti al riposo più che al nutrimento. 




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