Canneto di San Cristoforo

Stretto tra il lago stesso e la statale della Valsugana, all'incrocio tra la stessa e il bivio per Ischia Appena fuori da Pergine Valsugana, il biotopo Canneti di San Cristoforo si presenta come un agglomerato di sterpaglia secca pronta a prender fuoco da un momento all'altro.
In realtà, tra le canne, c'è un mondo di vita da scoprire e completando la passeggiata sino i fondo, se si ha un po' di pazienza, posizionandosi sul pontile di fronte al ristorante al faro, ancora chiuso in questa stagione, si possono ammirare molti uccelli acquatici. 
Dopo la foto panoramica introduttiva, all'interno del post foto più dettagliate



In questa stagione si può osservare il rituale d'accoppiamento dello svasso maggiore, una danza muta fatta dalla  coppia ponendosi uno di fronte all'altra.
Ad un primo colpo d'occhio maschio e femmina dello svasso sono indistinguibili ma, guardando bene, il maschio è leggermente più grande e i suoi ciuffi sono decisamente più ribelli.
Qui sotto un esemplare maschio
e di seguito un esemplare femmina (che appare più grande semplicemente perché più vicina)
Ma gli svassi non sono gli unici animali che popolano il canneto.
Immancabili le folaghe, presenti su tutti i laghi trentini ma più diffidenti laddove, come nei biotopi, i turisti hanno il divieto di dar loro da mangiare


Sopra all'angolo di lago poi si può vedere qualche cormorano e qualche gabbiano reale, ma il re del luogo, almeno per quanto riguarda le dimensioni, è l'airone cenerino.
Se non si ha pazienza difficilmente lo si noterà ma di fatto sugli alberi ad alto fusto attorno al canneto si trovano dei veri e propri condomini di nidi, alberi con anche due nidi uno sovrapposto all'altro ed entrambi abitati in questo periodo.
Durante il pomeriggio escono dal nido ed eccoli allora di vedetta tra le fronde degli alberi


Il volo dell'airone è potente in fase di partenza quando le lunghe ali si muovono per far prendere quota all'animale, poi diventa un leggero ed elegante veleggiare con lenti colpi d'ala.




Ancora una volta, armatevi di pazienza ed osservate lo spettacolo della natura!

Breve nota tecnica: le foto sono dei ridimensionamenti in piccolo perché se potete lavorare con una gran quantità di luce come accade in questi giorni di estate eccessivamente anticipata, potendo chiudere ad f8 il diaframma, il duplicatore di focale funziona bene e riesce ad offrire dettaglio ed ingrandimento più che accettabili (soprattutto da chi non può spendere una fortuna per dotarsi di un 400 f4...).
Buona luce a tutti.

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