il fiorrancino e altri ospiti del lago di Caldaro

Escursione settimanale nel biotopo del lago di Caldaro sulla strada del vino.

L'infrastruttura di passerelle è stata potenziate ed è in ottime condizioni, lavoro perfetto ma i bambini piccoli teneteli per mano perché non vi sono ringhiere attorno alle passerelle.

La giornata è grigia, minaccia acqua, per cui le speranze di osservare qualcosa di interessante sono alte. Giusto qualche giorno prima sono state osservate delle Pavoncelle nei prati umidi e anche una gru in sosta.
Come sempre, quando le speranze sono alte, le delusioni sono cocenti: dalla torretta ciò che appare è un deserto d'acqua e di prati umidi: niente si muove e poco canta.


Per fortuna un migliarino di palude di passaggio ha la gentile idea di fermarsi tra le canne appena sotto la torretta prima di involarsi tra i rami folti del boschetto che circonda sui due lati laterali la torretta.
In assoluta lontananza, al di la della strada principale, si osserva una femmina di falco pescatore, anche quest'anno arrivata sul lago.
Lungo le passerelle si sentono cantare i picchi rossi maggiori e il picchio verde. Sembrano dannatamente vicini eppure non riesco a visualizzarli.



Riesco invece ad inquadrare molto bene un simpatico codibugnolo ed un isterico fiorrancino.










Rapido di movimento e poco incline a rimanere fermo in un posto per più di qualche frazione di secondo, non è tuttavia ancora pronto per la stagione riproduttiva.


Ben altro aspetto questo fiorrancino trovato tra gli acaci delle dune di Tirrenia una settimana fa, le temperature più alte o la maggior disponibilità di ore di sole durante la giornata fanno probabilmente la differenza.

Assieme al fiorrancino, Tra i gattici, ma prediligendo le cime, cantano alcune cinciarelle.
Persino i germani reali, di solito infestanti sui laghi nostrani, sembrano essere una rarità. Nel riflesso dell'acqua cheta il grigiore del cielo diventa un panno uniforme.










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