ultimo giro, pre blocco da normative covid

La quantità di foto che vado a presentarvi avrebbe sicuramente meritato un doppio post, uno per il biotopo del Pudro ed uno per il lago di Levico.
Invece li ho unificati ed il motivo è semplice: in un momento in cui si legge solamente di cose tristi, se non addirittura spaventose, vi lascio con una carrellata di immagini dove non c'è poi molto da leggere.
Sono state fatte tutte nell'ultimo weekend in cui ancora si poteva circolare liberamente, l'ultimo weekend prima della pandemia.
La natura, che complice le belle giornate, si riapre alla vita, persino un po' in anticipo: siamo al 7 di marzo del 2020 e, al Pudro, gli aironi cenerini sono già sui nidi
.

Ecco, se vogliamo trovare un risvolto positivo in tutto questo, troviamolo: senza il disturbo antropico la natura si riprende i suoi spazi e quando tutto questo finirà, per chi resta, ci saranno molte meraviglie da vedere e, si spera, molte più probabilità di vederle.
No, non basteranno certo un paio di mesi di "cattività" per far dimenticare agli animali la paura atavica di noi che gli abbiamo inculcato, ma magari qualcosa migliorerà.


Fa strano trovare le oche del lago di Caldonazzo tutte qui, a pascolare nei frutteti per levarsi subito in volo e portarsi in mezzo al lago al passaggio del primo umano.
 


 

Anche le api sento odore di primavera e riempiono l'aria del loro ronzio laborioso

Nella zona dell'ex passerella, dove ora si trova solamente una barriera di protezione, c'è il regno dei passeriformi di piccola taglia: cinciarelle, rampichini comuni e picchi muratori.








Non ho mai visto al Pudro così spesso i cormorani in una giornata: di solito lo usano come punto di sosta, come stazione di riposo e nulla più, mentre in questa giornata vanno, ma soprattutto tornano, continuando a volare da una parte all'altra del lago per poi fermarsi sempre davanti alle barriere lungo la strada.


A Levico la situazione è molto diversa: la zona del canneto è transennata, si accede solamente dall'alto, dove vi è solamente un avviso di lavori in corso ma non un divieto di accesso... col senno di poi sarebbe stato meglio mettere un divieto anche lì: il bosco è ancora pieno di alberi caduti: i danni di Vaia non sono rientrati e non è possibile effettuare il giro del lago lungo il sentiero che va a raccordarsi con la passeggiata dei pescatori.
Anche qui, sulle boe, parecchi cormorani, ma qui alcuni hanno la testa bianca, sembrano pronti per la stagione degli accoppiamenti, eppure si dice che in Trentino non si riesca a trovare un punto di nidificazione.
Chi ormai da anni nidifica benissimo è lo svasso maggiore, in canto sul lago, con qualche accenno di danza degli specchi








Mentre questo maschio di moretta è semplicemente rimasto indietro: gli altri sono già ripartiti verso nord, anche loro convinti, dal sole e dalle temperature del periodo, che l'inverno sia finito.

e per finire, un saluto anche dal picchio rosso maggiore!


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