Ancora Pudro

Ancora Pudro? Behh, più che ancora Pudro, ancora "caccia" al tarabusino, che è scaltro, svelto e furbo: l'ho visto attraversare il lago due volte questa settimana.... così, di botto, senza preavviso, l'ho visto passare davanti e non ho avuto il tempo di inquadrarlo, solo di capire dove si andava ad infilare, rigorosamente tra le canne!
E così non resta che "accontentarsi" di prede un po' più accondiscendenti come le famiglie di oche che mi hanno stupito, in negativo: pensavo che, viste le dimensioni, ormai sarebbero arrivate tutte alla maturità, invece del gruppo più numeroso ne sono sparite due, passando da nove a sette, mentre nel gruppo più giovane, ne è sparita un'altra, passando da tre a due.
Questo poi è un bersaglio troppo facile, sono lente di loro, quando poi si appiccicano assieme... sono proprio delle lumache!



E questo invece è il solito bersaglio: l'airone cenerino che questa volta è arrivato sul posatoio con troppo slancio ed è andato lungo, finendo disteso tra i rami.

Non ci ha messo molto a riprendersi ed a trovare la posizione eretta, anche se il vento gli ha fatto quasi perdere l'equilibrio in un altro paio di occasioni.

Poi l'equilibrio l'ha trovato, è rimasto un po' a guardarsi attorno, non è chiaro cosa cercasse, non stava cacciando, i rami erano tropo in alto, forse cercava semplicemente un posatoio migliore? Fatto sta che dopo qualche minuto, come è venuto, se n'è andato!

Altro abitante abituale lo svasso maggiore, quest'anno in numero insolitamente basso e ancora privo della chiassosa figliolanza.

Un esercizio di mira beccare una libellula sulla media distanza: è sicuramente un grande insetto, ma è pur sempre un insetto!
La velocità di volo e la repentinità con cui cambia direzione rendono un esercizio particolarmente difficile cercare di prenderle al volo. Infatti per fotografarla ho dovuto aspettare che si posasse. 


Ecco una delle due coppie di morette, anche qui ancora niente nido e niente prole: nell'ultima settimana però si sono sentiti più volte i canti del maschio, forse per loro la stagione degli amori arriva un po' dopo, abituati a dover raggiungere la Russia o gli stati del Nord Europa per nidificare.



Questo esemplare di nibbio bruno invece sorvolava le campagne a bassa quota, in cerca di cibo e della termica giusta per alzarsi sopra al territorio. Anche quest'anno sono arrivati al solito posto, ma a differenza del solito capita molto più spesso che si spingano sopra a Pergine, sopra ai frutteti lungo il viale delle industrie e poi sino agli alberi del convento dei frati francescani.


E per finire questa carrellata una capinera, in canto svogliato, poco convinto




 e una cannaiola comune, ben più decisa ed insistente nel suo canto













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