Nord Garda

 

Lunga carrellata di foto questa volta, tutte di volatili, tutte prese tra Torbole e Riva.
E dire che la giornata sembra cominciare davvero male, con un vento teso e un nevischio gelido e fastidioso e se il buon giorno si vede dal mattino... è bene cominciare dalla fine per smentire in toto questo proverbio!
Sì perché a dispetto delle condizioni iniziali si sono potute fare delle fotografie interessanti.
No, non sono le rondini montane a caccia sulla spiaggia di Torbole le foto interessanti: veloci come missili, dal cambio di traiettoria improvviso e mai ferme, fotografarle è davvero difficile, anzi di più!

La sorpresa vera dunque non sono queste rondini che non fanno primavera, essendo stanziali in questa zona del Garda, no, la novità vera è il gruppo così numeroso di fistioni turchi nel porto di Riva del Garda: ne ho contati 9: 6 maschi e ter femmine, ma non escludo che di femmine ce ne fossero altre magari mescolate con altri anatidi.



Già, perché se il maschio è davvero molto appariscente e decisamente diverso rispetto alle altre anatre di superficie con il suo grosso capo rotondo, gli occhi e  il becco di uno sgargiante rosso acceso, la femmina è decisamente più sciatta, caratterizzata dalle sue guance bianche.



Sempre a Riva del Garda una capinera intenta a nutrirsi a terra nel Parco dell'Ora ha attirato la mia attenzione: si è lasciata avvicinare abbastanza e non sembrava particolarmente infastidita dalla mia presenza, sebben dopo un po' abbia deciso di portarsi sui rami di un albero e quindi di andarsene.


Durante il tragitto verso Riva impossibile non imbattersi nei gabbiani comuni, anche perché spesso sono coinvolti in azioni di rapina contro i passanti che si divertono a dare da mangiare ai germani reali


L'insenatura con isolotto lungo la costa è il posto ideale per fotografare gli Svassi, sia quello maggiore che qui riaffiora in superficie con gran movimento d'acqua, sia i più piccoli della famiglia, i tuffetti.
Questi svassi dal corpo paffutello e dall'aspetto indubbiamente tenero sono già in canto in questa stagione ma non c'è dubbio che hanno un atteggiamento molto più confidente rispetto a quelli del lago di Caldonazzo: qui a Riva non si nascondo tra le canne , sono più esposti ed anche più numerosi. In questa stagione sono persino più numerosi degli svassi maggiori la cui presenza è stata durante il mio giro un po' sottotono (avvistati solo 5 esemplari)
Interessante notare come, nello stesso periodo, vi fossero esemplari come questo a destra già in abito completamente estivo ed altri, come quello qui sopra, in abito ancora prettamente invernale.
Anche loro evidentemente confusi dalla giornata, bufera di neve con vento teso e freddo la mattina e sole intenso, ma aria comunque fredda, nelle prime ore del pomeriggio.
Nello stesso angolo di lago riparato anche un gruppo di morette, sia maschi, come questo esemplare a sinistra, che femmine, come l'esemplare riprodotto sotto.
Il numero di morette presenti è vistosamente basso, se penso al mare di macchie bianconere che tappezzava solitamente la foce del Sarca.

Sul transettone tra Torbole e Riva niente di particolare da segnalare, gli scogli che si gettano nel mare forse rendono pericolo anche per gli uccelli quel tratto di lago, anche perché il vento teso della mattina ha reso la superficie decisamente agitata.
Ripercorrendo a ritroso il cammino siamo così ritornati nei pressi delle foci del Sarca.


Risalendo lungo l'ultimo tratto del fiume mi sono imbattuto in un gruppetto di 5 svassi piccoli, divisi in due gruppetti da due e un esemplare solitario.
Nuotavano contro corrente per mantenere la posizione, sparendo sotto la superficie per delle lunghe battute di pesca, prediligendo, purtroppo, la sponda destra del fiume, inaccessibile.


Lungo il fiume anche un cigno reale. Anche questi grossi uccelli sono in numero minore quest'anno: ne ho osservati due sul lago e uno sul fiume. Più tardi durante la giornata visti due in volo dirigersi da Riva verso Torbole, ma non escluderei fossero gli stessi che avevo precedentemente osservato a "brucare" nel lago. 
Sulle sponde del fiume, risalendolo oltre il ponte stradale che convoglia il traffico tra le due località costiere, si incontrano anche passeriformi di piccola taglia, anzi di piccolissima come lo scricciolo.
La presenza maggiore è data dai pettirossi e, in seconda battuta, dai merli, qui meno numerosi dei pettirossi.




Discreto (sei o sette) anche il numero di ballerine bianche che incrociano da una riva all'altra del Sarca, mentre sulla sponda sinistra, alla foce c'era un esemplare solitario di luì piccolo.

Sul lago qualche cormorano si lancia in voli a bassa quota, facendo attenzione alle raffiche di vento freddo che sferzano la costa.


Scarsissima la presenza di smerghi maggiori, solamente un esemplare maschio alla foce del Sarca e 

un'esemplare femmina lungo il fiume, più a nord.

Le onde causate dal vento mettono alla prova la capacità di galleggiamento di questi uccelli acquatici 
La vicinanza di svasso maggiore e svasso piccolo allo stesso tipo di germanato permette di individuare le differenti dimensioni tra i due tipi di svassi.

Questo gabbiano comune invece, cerca di volare mentre il vento gli soffia in faccia la neve.



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