il cedrone solitario

Lo chiamano gallo cedrone matto perché ha un comportamento innaturale: se qualcuno entra nell'arena lo attacca, indipendentemente da chi sia, uomo o altro gallo.
Eppure non è un suicida: in presenza dell'aquila si accuccia tra il folto del bosco per sparire alla vista e sta lì, con il becco all'insù, assicurandosi che l'aquila sia lontana prima di uscire allo scoperto ed andare incontro ai visitatori che malauguratamente sono entrati nella sua arena.
Questo è il problema, probabilmente: nella sua arena non ci sono altri galli e nemmeno galline e questo comporta uno squilibrio ormonale che non può essere scaricato nella normale attività del corteggiamento e delle lotte per stabilire il maschio alpha dell'arena.

Così il povero gallo solitario è costretto a caricare a testa alta chiunque si addentri nel suo territorio, cercando di mostrare la propria supremazia.
Questa è solo una delle tante teorie che negli anni hanno provato a dare un senso al comportamento dei galli cedroni matti ma a me sembra assolutamente plausibile.
Siete avvisati quindi, se andate a cercarlo usate un bastone ad Y per tenerlo lontano, dimostratevi esseri intelligenti, non picchiatelo, non avrebbe senso, e non regge nemmeno il discorso dell'autodifesa se sapevate che era lì!







Ammiriamo quindi quest'incredibile ed altezzoso animale, guerriero indomito che, come l'ultimo giapponese disperso nelle isole dell'ex impero, ancora non ha capito che per quest'anno la guerra è finita!

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