Lago di Garda

A Torbole, alla foce del Sarca, in questa stagione c'è sempre un incredibile viavai di avifauna.
Mi sembra sia passata una vita da quando sono sceso l'ultima volta da queste parti!
Eppure tutto sembra come al solito, la foce del Sarca strapiena di gabbiani comuni, con qualche eccezione dispersa nel mucchio.
La prima differenza notevole rispetto alle volte precedenti è il numero di cormorani che contendono il posatoio ai gabbiani: mai visti cosi tanti alle foci del Sarca.






Tra le cannucce e i rami dell'angolo verde nella punta orientale della foce, invece dei migliarini di palude, ci sono stormi di semplici passeri europei, comunque sempre carini da vedere, fanno simpatia



Il ponte pedonale fa da spartiacque tra il miscuglio e la quantità della foce, e l'esiguità e la distinzione del fiume. Sul fiume si identificano facilmente dei tuffetti ed uno sparuto gruppo (5 femmine e un maschio) di smerghi maggiori. Qui, una delle femmine.


Pochi anche i cigni reali, avvistati solo un esemplare adulto al ponte e due giovani lungo le sponde del fiume, più a monte.


Quasi all'altezza della centrale invece ho potuto inseguire un merlo acquaiolo.


mentre bisogna tornare verso al foce per contare una delle poche morette presenti, in questo caso una femmina.



Ormai svernanti da diversi anni alla foce del Sarca sono gli svassi piccoli: ecco il gruppetto dei 4 esemplari occasionalmente raccolti per una unica foto, ma non manca un bel primo piano colto dal culmine del ponte pedonale.



Ma la vera novità si trova nel porto turistico di Torbole, quello ad ovest del Sarca: un esemplare solitario di oca cignoide.
Questa specie proviene dai fiumi della Siberia, ma è altamente improbabile sia arrivata qua per uno sbaglio di traiettoria nella migrazione, molto più probabile sia invece un esemplare aufugo, proveniente da qualche allevamento di piccole dimensioni della zona: di piccole dimensioni perché l'esemplare non è inanellato e quindi non è in alcun modo riconoscibile.

Sebbene l'abbia ormai incontrata da diverse parti e fotografata in molteplici occasioni, la cornacchia grigia protagonista dei tre scatti successivi è sicuramente quella che si è messa nella posa migliore, per sfondo ed illuminazione: raro riuscire a vedere così bene l'occhio nero nel mezzo delle piume nere del capo!




Completano il ciclo dei "fotografati mille volte" una ballerina bianca e


un gabbiano comune (uno delle migliaia di gabbiani comuni che affollano il luogo)


 

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