La rupe e le cince

La Rupe di Mezzocorona è un biotopo quindi, come tale, lasciato all'ingrovigliato sviluppo naturale delle piante, degli arbusti e delle erbe.
Detto così non sembrerebbe un posto particolarmente attraente, eppure, con la giusta luce, sa esprime panorami affascinanti che non sembrano nemmeno particolarmente freddi.

In questo luogo le cince la fanno da sempre da padrone, nel senso che sono sicuramente i volatili maggiormente vociosi e visibili: rampichini, scriccioli, merli e picchi, pur presenti, sono pià discreti. Solo il pettirosso è altrettanto canoro in tutte le stagioni.


Ecco quindi, in rapida successione, il codibugnolo


la cinciarella


la cincia bigia


e, per finire, la cinciallegra.


Scarsisssimo movimento invece sull'ansa del canale secondario del Noce, dove si rilassa l'anatra bianca, esemplare storicamente presente proprio in questo punto. Da qualche mese a questa parte lo si nota sempre solo, chissà che fine ha fatto l'altro esemplare, visto che un tempo erano sempre assieme.

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