Passo dello Stelvio

Passo dello Stelvio, per arrivarci è stato necessario oltrepassare una coltre di nubi a bassa quota incastonate nella valle per poi trovarsi comunque con raffiche di vento e cristalli di ghiaccio svolazzanti, insomma una domenica interessante, degna di un luogo che vuole mantenere il fascino del selvaggio, nonostante sia ormai questione solamente di tempo per arrviarci, comodamente seduti in macchina.
L'obettievo di questa uscita sullo Stelvio è lo stesso: il gipeto. Il risultato dell'uscita allo Stelvio, per quanto riguarda il gipèeto, è lo stesso: avvistamenti 0! anche a causa delle condizionin meteo proibitive.
Non tuto il male vien per nuovere però: le pernici si sono abbassate e si sono portate sui prati tra un tornante e l'altro, vicine, anche tropo, si muovo con naturalezza.
Qui una coppia di femmine, si riconoscono facilmente perchè l'occhio non è collegato al becco da una mascherina nera come accade invece nel maschio.
Hanno livelli diversi di muta, alcune sono già completamente bianche, altro hanno ancora residui di manto estivo, come questo maschio, così vicino da permetere div edere anche il rosso della carrucola ritirata (appena sopra l'occhio)


La passeggiata di questo maschio non rende bene l'idea di quanto ripidi siano i pendii tra i tornanti dello Stelvio ma permette di ammirare bene le zampe piumate per destreggiarsi il meglio possibile nella neve.

Lo stile di volo potremmo definirlo a "deltaplano": un tuffov erso il basso ad ali spiegate a prendere vento e velocita, un allontanamento in orrizzontale e poi un recupero di quota grazie a pochi battititi e alla velocità acquisita.

Ma quanto è efficace il mimetismo delle pernici: behh, guardiamo questo esemplare maschio; le sue ali aperte e bianche praticametne spariscono sullo sfondo e se osserviamo quest'altro esemplare ad uno stadio più avanzato della muta, ci troviamo praticamente di fronte ad un fantasma, bianco nel bianco.



Sicuramente non ha problemi di mimetismo il gracchio alpino, spazzino vorace delle alte cime. Il suo manto nero come la pece mette in evidenza lo sfarfallio dei fiocchi di neve gelata che il vento spazza in giro.

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