Torbole

Intendiamoci, alle foci del Sarca c'è un po' di tutto ma, in questo momento, i gabbiani la fanno decisamente da padroni.

E per una volta sono proprio i gabbiani comuni a tener fede al loro nome ed essere davvero comuni da queste parti: in cielo, in acqua e a terra, sono ovunque!




Sono davvero tanti e la densità abitativa su questo scoglio non può far altro che provare a rendere un'idea estetica del loro numero.

Anche le comuni folaghe, di fronte al numero dei gabbiani comuni, sembrano scomparire, in quanto a numeri, se confrontate con le nuovle di gabbiani.

Tra i rami cince e passeri, qualche merlo, ma niente luì questa volta.
La zona recintata e protetta attorno alal foce però rende bene, sembra essere diventta un collettore di vita.
Anche gli smerghi maggiori sono ancora pochi, un solo esemplare maschio, trnquillamente solitario, si gode una fose del Sarca estremamente vuota: poche morette e solo uno svasso piccolo sotto al ponte ciclopedonale ed uno al largo della foce.
Ecco l'esemplare al largo delal foce impegnato nel stiracchiarsi le ali sollevando il largo petto sopra la superficie dell'acqua.
Sotto al ponte, assieme allo svasso piccolo, un paio di tuffetti, cogeneri degli svassipiccoli e... ancora più piccoli. Al mio posizionarmi sulla riva per fotografare si sono allontanati in direzione del ponte, stranamente senza tuffarsi sott'acqua come loro solito.: ecco uno dei due in virata pronto ad allontanarsi dando un ultimo sguardo all'indietro.
E veniamo alla sfilza di fotografie fatte ai gabbiani comuni: con una presenza così elevata impossibile non trovare pose o momenti interessati da immortalare
Ecco un esemplare appena fuori dal porto di Torbole, dedito alla toiletatture delle piume, pettinate tenendole tra la rinoteca (parte superiore del becco) e la gnatoteca (parte inferiore). Lo stesso esemplare, preso da più distante per inquadrarlo con uno sfondo dai colori tenui che da bene l'impressione della giornata grigiastra e fredda: le piume infatti sono sollevate dal vento che infastidisce sia fotografo che fotografato

Atterraggio in acqua ottenuto semplicemente lasciandosi cadere alzando le ali: gli sbuffi d'acqua tutti attorno sono i testimoni dell'impatto.


Ma non è che i nostri se ne stiano tranquilli a riposare: c'è un continuo via vai di esemplari in volto che vanno, escono al largo e tornano, perlustrando parti di costa prima di rientrare, si di vede arrivare dalla direzione di Riva del Garda, impossibile sapere che giro abbiano fatto ma, quando arrivano, tutti vogliono un posto comodo.
Molti si addensano sullo scoglio mostrato all'inizio, come questo esemplare in scivoloso atterraggio
Altri preferiscono di gran lunga i pali messi a protezione della zona limitrofa alla foce del Sarca, come nelle due immagini successive.


... e poi si riparte per un altro giro...


I pali sono molto gettonati anche da una coppia di gabbiani reali, uno dei quali particolarmente chiassoso e mobile, mentre l'altro se n'è rimasto sul suo palo, a tenersi il posto, per tutto il tempo.


Sulla spiaggia di Torbole, al di la del porto in direzione centro, un esemplare giovane di gabbiano reale se ne sta in disparte, solitario, a sgranchirsi le enormi ali.


Per finire i cormorani che contendono i pali ai gabbiani, usandoli per rilassarsi e liscairsi le piume.



 

per poi volare via, in tutte le direzioni, compresa quella che risale il sarca verso l'interno.



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