Caldonazzo
Il monitoraggio delle coste del lago di Caldonazzo è una passeggiata al sole intenso di questo autunno che alterna piogge a giornate di una limpidezza assoluta.
La combinazione è ovviametne pessima: quando piove i migratori si fermano, ma la luce è orribile i colori smorti, quindi foto pessime, quando c'è il sole i migranti partono, le foto sono più belle ma i soggeti più scontati.
La combinazione è ovviametne pessima: quando piove i migratori si fermano, ma la luce è orribile i colori smorti, quindi foto pessime, quando c'è il sole i migranti partono, le foto sono più belle ma i soggeti più scontati.
Come i cormorani che sono ormai abitanti perenni del lago e non lo lasciano nemmeno con l'avicinarsi dell'inverno.
Stessa cosa dicasi per i pettirossi, che cantano felicemente tra i canneti, con i loro colori che assomigliano davero tanto all'ambiente che li circonda, un mimetismo quasi perfetto, con le guance che sembrano foglie secche e il groppone dello stesso colore del fusto delle piante lungo le coste.
I gabbiani comuni invece aumentano sempre in autunno sul lago, più che un hotspot abituale sta diventanto un vero luogo di svernamento, complice anche la faciltà nel recuperare cibo dagli umani che insistono nel farli avvicinare offrendo loro briciole di pane, prodotto lievitato che al loro apaprato digerente fa malissimo, ma loro non lo sanno (né i gabbiani che mangiano, né le persone che offrono!).



Il numero delle morette è ancora basso, solo un paio di gruppi da pochi individui (6) in tutta la baia di Calceranica, inoltre stanno abbastanza al largo.
Il loro numero è in calo da qualche anno, forse il lago si è scaldato troppo per i loro gusti?
Il loro numero è in calo da qualche anno, forse il lago si è scaldato troppo per i loro gusti?
Evviva!
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