ex cava laghetti di Martellago

Per camminare all'aria aperta è un bel posto, per il resto di biotopo protetto c'è poco, un paio di divieti per accedere ad uno dei laghetti e niente di più, la pesca è consentita, i giri in bici e le passeggiate con i cani pure quindi...

Quindi alla fine è un insieme di laghetti nati sopra alle miniere di argilla della regione quando queste si sono esaurite o sono state abbandonate e restituite alla natura che ha pensato di riempire le fosse con l'acqua.

Cominciamo dal laghetto più recondito, quello che ha un paio di sentieri di vista immersi nella boscaglia alta, così alta da renderlo decisamente buio in una giornata fredda e buia.


Qui si trovano garzette, aironi guardabuoi, aironi cenerini e cormorani, frammisti a qualche sparuto germano reale e diverse tartarughe.


Questa è una tartaruga dalle orecchie rosse, specie proveniente dall'america e assolutametne invasiva

Confronto tra un trio di crmorani, qui sopra, e una coppia di marangoni minori, a lato, giusto per mostrare perché il cromorano è detto anche marangone maggiore!
Sopra al lago più esteso ed aperto seguo con l'obiettivo il volteggiare di una sterna lontana, anzi lontanissima. non riesco a capire che cosa sia esattamente ma le ali appuntite e il becco lungo non sono un'allucinazione.
Poi sparisce la cerco ancora e da un lato sembra sputanre sopra la mia testa.

Rimango esterreffatto con la metto a fuoco e mi ritrovo un gabbiano comune !
Possibile abbia preso un abbaglio del genere??
Sono deluso, ammetto, sia per le foto macnate che per essermi sbagliato di così tanto.
Deluso e incredulo, così incredulo da sorridere come un bambino quando nell'altra direzione vedo apaprire lei:

la sterna maggiore che avevo addocchiato sin dall'inizio non era un abbaglio!
Devo ammettere che a vedersela passre sopra da vicino, il nome amggiore è davvero meritto, sembra persino più grande delle misure riportate a "libretto".




Sull'altro lato della distesa d'acqua, sopra ad un albero ancora spoglio, si posa una ghiandaia.
Non è un granché di foto, ancora la ghiandaia non vuole farmi da modella


Devo ammetere che il posto offre occasioni praticamente sempre e solo lontane, come nel caso del colombaccio qui a destra e del picchio verde tra i fiori qui sotto.

Nello spiazzo lacustre più lontano una femmina di germano reale passa con la prole, il suo colore, sulle acque verdi, la mantiene poco visibile.


Ma le foto più cercate, seguite e attese della giornata sono quelle all'usignolo di fiume, finlamente ben inquadrato e da vicino, nel suo abitat, ma con fatica colto nei pochi momenti in cui i rami non lo coprono.
La luce poco intnsa non aiuta nelo scatto, am nel compenso è diffusa e non fa fastidiosi giochi di luci e ombre, alla fine va bene così.

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