Isola della Cona

Previsioni del tempo terribili: nuvole e sole intermittenti perché il tutto dominato da un vento di Bora tra i 45 e i 55 km/h, temperatura percepita di poco superiore allo 0.
Può andare peggio di così? Meteorologicamente parlando, con un vento così, non può nemmeno piovere, almeno da quel lato sto tranquillo.
Se poi il buongiorno si vede dal mattino, non sono ancora arrivato a destinazione e già incontro degli aironi bianchi maggiori a caccia nei prati.
Può andare peggio di così? Meteorologicamente parlando, con un vento così, non può nemmeno piovere, almeno da quel lato sto tranquillo.
Se poi il buongiorno si vede dal mattino, non sono ancora arrivato a destinazione e già incontro degli aironi bianchi maggiori a caccia nei prati.
L'arrivo è tranquillo, al centro informazioni mi dicono di recarmi nel punto più a sud perché un po' più coperto dal vento e quindi con qualche probabilità di avvistamento in più.... e io che speravo che, grazie al vento, i migratori si fermassero e offrissero buone occasioni di fotografare.

Coraggio mamma oca, passerà anche questa giornata di burrasca!
Più facile la vita per le volpoche che se ne stanno al pascolo, sono pronte per partire per il nord ma questo vento le trattiene a terra, facendo il mio gioco.

Sto sull'attenti sperando che le volpoche si avvicinino: in effetti in un momento di calma tra una raffica e l'altra si involano ma... per passare sopra alla torretta ed allontanarsi velocemente.

Sparisce e ricompare tra la vegetazione, sta inseguendo qualcosa, proviamo a beccarlo non appena sale di nuovo in superficie e... eccolo: caccia grossa questa volta, un bel tritone nel becco, colazione abbondante, bravo piccolo cacciatore!
Torno su, verso nord, faccio il giro per raggiungere i capanni da est guardano verso ovest, per avere il sole alle spalle.
Mi dice bene un'altra volta: questa volta trovo un gruppo di tre aironi guardabuoi che seguono a ruota i candidi cavalli camargue al pascolo.
Alla fine del giro attorno al nucleo principale della riserva, dal capanno più a nord, si ha la vista su un posatoio battuto abitudinariamente dai marangoni minori, almeno da qui li ho sempre visti, ed anche questa volta è così con un esemplare decisamente vicino, impegnato nella cura del proprio piumaggio.
Il pomeriggio, con il sole che è girato e illumina la riserva ora da ovest verso est, riprendo il giro, dedicando più tempo agli osservatori a ovest.
Da qui in lontananza si vede il branco di cavalli camargue che si è spostato rispetto al mattino portandosi in una zona più centrale.


La vista che si apre a sud della torretta è impressionante per quantità e varietà di uccelli presenti: alzavole, mestoloni, garzette, spatole, volpoche sono le tipologie che si riconoscono più facilmente.
I mestoloni in particolare stanno setacciando il fondale in cerca di cibo sul lato destro della torretta. Sarebbero abbastanza vicini ma completamente controluce.
Aspetto un po' facendo un paio di raffiche di foto sperando di cogliere momenti di luce favorevole quando arriva un mignattaio che è anche il simbolo della riserva dell'isola della Cona.
A quel punto sbotto "è no, anche questo controluce no" (edulclorato)
Essendo la finestra verso destra aperta per permettere le foto mi sente e si alza in volo, sorvola la casupola e si mette nel piccolo anfratto umido a nord della casetta.
Esco e mi posiziono... accidenti, bastava chiedere insomma.. ad averlo saputo chiedevo con maggior cortesia!
Illuminato come se avesse avuto un occhio di bue puntato contro si mette a cacciare nella posizione migliore possibile, catturando l'attenzione di più di un passante e dando un senso ai punti di osservazione presenti nella recinzione dai quali è la prima volta che scorgo qualcosa.

E' finita qui?
Ovvio che lo faccio e dico subito che la buca sotto la torretta si rivela una delusione mentre, come il giorno prima, la passeggiata lungo il bordo nord offre opportunità di buone fotografie alla solita garzetta e al solito totano moro.
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Guardando nello spiazzo d'acqua a nord del punto di osservazione della volpe si trova una distesa di limicoli, sono lontani, poco identificabili, ma in mezzo a tutto quel turbinio di zampe e becchi lunghi si possono distinguere dei combattenti in abito ecclissare e dei totani mori, questi ultimi in numero nettamente superiore ai primi.
Ecco i combattenti, con le piume sferzate dal vento mentre cercando in sincrono il cibo tra le torbide e basse acque.


Da qui in lontananza si vede il branco di cavalli camargue che si è spostato rispetto al mattino portandosi in una zona più centrale.

Negli stagni che stanno sul retro di questi capanni gracidano ora con insistenza le rane. Il vento è calato molto e la temperatura è aumentata un po', tuttavia i movimenti all'interno della riserva sono ancora a corto raggio, svolazzi improvvisi di interi stormi di limicoli caratterizzano il pomeriggio.

Mi dirigo così alla casa di osservazione in muratura al centro, che guarda verso sud ovest.
Sui rami che circondano il sentiero di avvicinamento si mette in posa un colombaccio che se ne sta tranquillo appollaiato sul suo ramo, senza emettere nessun canto.


I mestoloni in particolare stanno setacciando il fondale in cerca di cibo sul lato destro della torretta. Sarebbero abbastanza vicini ma completamente controluce.
Aspetto un po' facendo un paio di raffiche di foto sperando di cogliere momenti di luce favorevole quando arriva un mignattaio che è anche il simbolo della riserva dell'isola della Cona.
A quel punto sbotto "è no, anche questo controluce no" (edulclorato)

Esco e mi posiziono... accidenti, bastava chiedere insomma.. ad averlo saputo chiedevo con maggior cortesia!
Illuminato come se avesse avuto un occhio di bue puntato contro si mette a cacciare nella posizione migliore possibile, catturando l'attenzione di più di un passante e dando un senso ai punti di osservazione presenti nella recinzione dai quali è la prima volta che scorgo qualcosa.
Andare verso est non ha senso, si avrebbe il sole contro, così torno indietro e mi metto nell'osservatorio a sud del primo recinto e aspetto.
In lontananza si levano di nuovo nuvole di limicoli, sono i combattenti, purtroppo non ancora nel loro spettacolare abito riproduttivo.
In lontananza si levano di nuovo nuvole di limicoli, sono i combattenti, purtroppo non ancora nel loro spettacolare abito riproduttivo.
La cosa buffa è che, contornata da tutti questi limicoli, anche la ballerina bianca presenta un comportamento analogo, andando a caccia a piedi passeggiando tra la terra umida e le pozze d'acqua. A colpo d'occhio sembra quasi un'altra specie di limicolo.
Poi all'improvviso, nello spiazzo d'acqua antistante e adiacente al capanno, arriva una garzetta che si mette a cacciare proprio lì.
A momenti il sole è sfavorevole e in altri momenti è lei ad essere girata storta, ma non c'è proprio di che lamentarsi, anche perché resta in zona per una mezz'ora abbondante, dando tutto il tempo di provare e riprovare a trovare l'inquadratura migliore.
Poi la pesca è fortunate e da i suoi frutti con la garzetta che si presenta con nel becco girini e pesciolini.
A momenti il sole è sfavorevole e in altri momenti è lei ad essere girata storta, ma non c'è proprio di che lamentarsi, anche perché resta in zona per una mezz'ora abbondante, dando tutto il tempo di provare e riprovare a trovare l'inquadratura migliore.
Poi la pesca è fortunate e da i suoi frutti con la garzetta che si presenta con nel becco girini e pesciolini.
Per poter mangiare il pesce, non avendo denti, la garzetta è costretta a posizionarlo in direzione parallela al becco, in modo da poterlo ingoiare intero e per farlo si esibisce nel lancio in aria della preda.

Dopo che la garzetta è andata via si prendono la scena due tartarughe che, tutt'altro che lente, perlustrano insistentemente lo stagno, sparendo spesso sott'acqua per poi riaffiorare con il solo musetto per respirare oppure con anche buona parte del corpo per riposare.
Chissà se stanno discutendo di qualcosa queste due.
Il sole si abbassa all'orizzonte e i colori si fanno più caldi.
Ultimi scatti prima di andare via ad una mamma oca con la sua prole che pascola beatamente all'interno della riserva e una volpoca che invece mi guarda stranita da lontano.
Ultimi scatti prima di andare via ad una mamma oca con la sua prole che pascola beatamente all'interno della riserva e una volpoca che invece mi guarda stranita da lontano.
E' finita qui?
Per l'isola della Cona sì, ma nel tornare di ritorno si passa per la riserva di Cavenade e non vuoi fermarti per controllare se nella buca si è fermato qualcosa di interessante grazie al vento?

Il piumaggio candido della garzetta è quello che maggiormente restituisce il rosato del tramonto.
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