Profumo di primavera alla Rupe

E' primavera! Anzi no, sarebbe troppo presto.... eppure... il sole, l'aria tersa, forese ancora troppo fredda, le giornate che si allungano... non ingannano solo noi. Le piante sembrano risvegliarsi e sicuramente si sono svegliati i passeriformi ed i piccidi.
Le cinciallegre cantano sui rami degli alberi scaldandosi al sole, con i loro colori vivaci.

I codibugnoli si inseguono sui rami più alti con le loro code lunghe ed eleganti.

E lo scriciolo? anche lui unisce la suo canto, incredibilmente potente per le dimensioni della cassa di risonanza di cui è dotato, ai concerti di primavera anticipata. Solo che lui lo fa dal basso, muovendosi a pelo delle rive del Noce, tra i cespugli più bassi, sparendo tra le foglie secche ed i rami più intrecciati per poi riapparire un po' più in la.

Le tortore dal collare sono sui posatoi già alle prime luci dell'alba: le rocce della Paganella come sfondo, illuminate dai riflessi rossastri dell'alba, ne incorniciano il risveglio.

A giorno ormai fatto, mentre echeggiano in lontananza i canti del picchio verde, ecco arrivare un picchio rosso maggiore. Se ne sta lassù, in alto, al sicuro da occhi indiscreti, usando la coda come una terza gamba per darsi equilibrio e stabilità durante i suoi martellamenti. Nella fotografia si vede bene come ai lati della coda vi siano delle piume così rigide da sembrare quasi degli artigli aggiuntivi.

E poi la foto fantasma... bianco come un fantasma, sfocato come un fantasma, un airone bianco maggiore si leva d'improvviso dal Noce e si allontana... non lascia il tempo per una foto decente ma solo per un'impronta luminosa impalpabile che ne testimonia il passaggio.

Più solida la testimonianza della presenza della ghiandaia, splendido corvide con le sue piume blu elettrico a demarcare le ali chiuse: peccato se ne stia ostinatamente in penombra e sull'altra sponda del Noce, troppo lontana persino per il 500mm.

Per la cronaca: questo è il primo post redatto e impaginato on the road durante i trasferimenti da e per Bolzano.