val di Fumo

  Diciamocelo: partiti in macchina per effettuare questa passeggiata, sembra di non arrivare mai! La valle di Daone prima e la parte asfaltata della val di Fumo poi, sono strade tipiche di montagna, nemmeno strettissime, ma se trovi qualcuno dall'andamento lento... behh, non c'è spazio per passare e ti adegui al suo ritmo!
Il posteggio è a pagamento ed è altamente consigliato prenotare prima, anche se la cosa non è molto pubblicizzata: per prenotare bisogna registrarsi sul sito del parco Naturale Adamello Brenta.
Il parcheggio si trova in alto, risalendo per un po' dal fondovalle lungo una ripida stradina (accessibile ad ogni tipo di vettura, non serve un SUV) e da lì parte subito il sentiero che nella sua parte iniziale costeggia per intero il lago di Malga Bissina.
La destinazione è il rifugio Val di Fumo. 


 Attorno al lago, un po' da tutti i fianchi delle montagne circostanti, colano ruscelli ricchi d'acqua e le cascatelle dono frequenti.
Le montagne stesse brillano al sole al punto da sembrare costellate di tanti specchi, come si può notare dai riflessi alle spalle dei cavalli che pascolano in liberà nell'ultima parte del percorso per arrivare al rifugio e alla malga. 

Nonostante le sorgenti non siano molto lontane, il Chiese sembra subito allargarsi molto ed essere un fiume importante.


Diversi sono i ponti e gli attraversamenti, sia sul fiume, sia sugli affluenti laterali. Quello in prossimità della malga si trova esattamente sopra ad una piccola cascata.


Dal rifugio della Val di Fumo si gode una splendida vista su tutta la valle e sulla malga omonima sottostante, dove pascola un gregge di pecore con i rispettivi agnelli.
Una di queste pecore è simpaticamente curiosa e fa il giro di tutti i visitatori, andando con il muso a frugare nei loro zaini e con gli zoccoli a stropicciare i loro plaid!


Sul muro del rifugio sonnecchiava, intorpidito dal sole, un pipistrello che ha cominciato a muoversi quando si è sentito osservato, per scendere sino a terra e portarsi in mezzo all'erba, comportamento quantomeno curioso!


Girando lo sguardo verso Nord, la visuale dal rifugio sale sino alle sorgenti del Chiese.



Lungo la strada del rientro si può seguire la sinistra del fiume, se si è scelta la sponda destra per la salita, di modo da fare un percorso quasi ad anello.
Sul ponte che congiunge i due percorsi e li chiude si può ammirare la più bella cascata che c'è lungo il percorso.
Nel tardo pomeriggio le nubi si abbassano, minacciando acqua, la valle si riempie di umidità, di fumo, che copre persino la diga, rendendola invisibile, lo scenario sembra quasi voler giustificare il nome della valle.
Prima della cascata, tre aquile (una coppia con il piccolo) si fanno notare appena prima del livello delle nubi, scure, le nubi, e anche le aquile!









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