Migrazioni? sì, qualcosa

Anche questo mattino il buon giorno e il ben venuti al Taio lo da il Martino.
Un esemplare di Martin Pescatore che se ne sta  nascosto tra le canne in attesa della colazione.
Poco dopo, alla ricerca della colazione, anche un falco pellegrino comincia a fare dei rapidi sorvoli esplorativi sopra il Taio, passa, velocissimo, sopra alle canne, abbassandosi a volte sin quasi ad accarezzarle. E' il segno che qualcosa si muove, che c'è una migrazione in corso: durante le prossime stagioni sparirà!






Ecco, lei no, lei non è una migratrice ma una presenza stabile, sebbene furtiva, tra le canne di molte zone umide.
Il pellegrino non sembra molto interessato a questi animali acquatici, si tiene due metri sopra alle loro teste, punta forse alle libellule, come gli ho già visto fare l'anno scorso, proteine nobili per il viaggio verso le terre sub sahriane.
 
Eccola la preda, ma lei non ci sta, lei è ancora cacciatrice, nonostante il freddo indichi la fine della sua stagione.
E poi il mio primo forapaglia comune, dai colori più tendenti al verde che al marrone, ma dalla striatura e dal sopracciglio che sono idenfiticatori sicuri (per chi ne capisce, grazie G.V.).



Il forapaglia non ne vuol sapere di uscire allo scoperto, rimane basso tra le canne, nascosto. Rimando lì, dietro al nuovo punto di osservazione ad aspettare per un po', per un bel po', ma non si schioda, anzi, ad un certo punto sparisce...


 ... come questa capinera, vista la mattina presto, nel folto della boscaglia, e poi persa di vista. 

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