Lago di Garda Nord, una marea di foto!

Il Lago di Garda, il transettone tra Torbole e Riva, dal porticciolo, all'estuario del Sarca sino al porto centrale di Riva, una bella passeggiata, tante occasioni per fare foto... forse troppe. C'ho provato, davvero, a fare pulizia, ma non riesco e questa volta il post è davvero ricco, 27 fotografie tutte in una volta. Come capita in queste occasioni, poche parole e brevi descrizioni, altrimenti diventa troppo lungo!

E allora cominciamo.... dalla fine: nel rientrare a casa, risalendo lungo la valle dei laghi, mentre sovrappensiero ascolto la radio, sbaglio uscita ad una rotatoria e torno verso Nago sul fianco della montagna... mentre penso se girarmi e tornare indietro o fare la valle di Loppio... in alto vedo una poiana, toppo bella e ben illuminata per non fermarmi.

Ma le poiane che si metto a girare attorno al ciglio del burrone non sono una, bensì tre!






Prima, a Torbole, rientrando dal giro verso il posteggio, mi ero soffermato ad osservare i gabbiani comuni alla foce del Sarca. Interessaste il balletto che si innesca nel gioco di rubarsi il palo su cui appoggiarsi: il comportamento è molto "umano", i pali occupati sono sicuramente meglio dei pali liberi, quindi bisogna rubarli. Così arrivano da dietro costringendo l'occupante a decollare per non essere investito.
Ma non tutti sono così remissivo, è capitato di osservare due gabbiani che hanno innescato un circolo per cui lo spodestato con un giro si ripresentava da dietro per spodestare lo spodestatore e la cosa si è ripetuta per un paio di volte.
Altra scena che si è ripetuta, quella della caccia a bordo costa, con i gabbiani che a turno si alzano in volo di poco più di un metro, con un decollo verticale poi, raggiunta l'altezza desiderata, chiudono le ali per lasciarsi cadere di becco verso l'acqua. riuscendo a scende sotto la superficie, lasciando solo le estremità delle ali fuori.



L'oca cignoide è ancora lì, nel porto turistico, sempre molto socievole, si avvicina a tutti i passanti con atteggiamento per nulla aggressivo.

Subito, prima, quando la ciclo-pedonabile che unisce Riva a Torbole si divide in due, permettendo la discesa verso la spiaggia, ecco tre femmine di smergo maggiore con un maschio

Al porto di Riva, invece, ben tre coppie di fistione turco dove uno dei tre maschi mostrava una conformazione del capo atipica, molto meno rotondeggiante di come dovrebbe essere.

Le femmine invece erano tutte e tre normali.










Più in la, tra il porto e la spiaggia, nell'insenatura, tre cormorani.
Ma Riva del Garda è, soprattutto, almeno per me, il posto dove è più facile fotografare bene quei simpatici piumini che sono i tuffetti, sempre presenti nel piccolo anfratto di lago deliminato dall'isoletta antistante la spiaggia.


I loro fratelli maggiori sono distribuiti un po' lungo tutta la costa. Alcuni stanno già facendo i primi approcci in vista dei prossimi accoppiamenti, provando la classica danza degli specchi che caratterizza il loro rituale riproduttivo. 


Immancabile pettirosso, lo si sente cantare ovunque e il suo arancio vivo è inconfondibile. Questo esemplare si è mostrato particolarmente sicuro, lasciandosi avvicinare molto. 

Ma al mattino, appena arrivato, la prima tappa è una risalita lungo il Sarca, per vedere come evolve l'avifauna locale. Probabilmente in anticipo sui tempi le morette sono già sparite, così come gli svassi piccoli: ora la foce è regno incontrastato di folaghe e gabbiani comuni.
Appena più a monte però le cose cambiano ed ecco che una coppia di cigni reali percorre il fiume salendo in volo controcorrente.
La specie di cigolio che fanno le loro ali durante il volo ha poco di regale: a me trasmette una sensazione di fatica, come se sollevare il corpo del regale uccello fosse tutt'altro che facile.

Lungo il Sarca una sola coppia di fistioni turchi, intenti ad alimentarsi con grandi scorpacciate di vegetazione acquatica.  
Una femmina di moretta è rimasta indietro e solitaria nuota controcorrente.


I tuffetti sono anche sul Sarca ma sono molto più diffidenti di quelli che si trovano a Riva: questi non si mettono in posa e scappano a "zampe levate" non appena li si inquadra con la macchina fotografica!

Ma per me, l'incontro più interessante della giornata è con questo silvide qua sotto


il mio primo usignolo di fiume!
Sono soddisfatto di aver aggiunto anche una sua foto alla mia raccolta: sull'altra sponda ve ne erano almeno altri due ma questo è l'unico che per un po' è venuto a farmi visita, anche se si è trattenuto davvero troppo poco: avrei voluto fargli qualche fotografia in più!

Sotto al ponte pedonale una innumerevole quantità di passerotti "pascolava" su un mucchio di briciole di pane portate probabilmente da qualcuno che pensava, hailui sbagliando, di fare del bene.
Al passaggio delle persone però si sono alzati andando a posarsi sui rami vicini. Questo esemplare ha scelto proprio l'albero a fianco del ponte restando lì anche quando mi sono avvicinato! 




La prima foto della giornata, che diventa l'ultima dell'articolo, è quella di un cormorano che aspetta i primi raggi del sole per asciugarsi le ali, sfruttando uno dei posatoi che abbiamo visto in precedenza popolato dai gabbiai comuni.


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