Maso Grillo 2 e 3

Due giorni consecutivi sopra al lago Pudro, tra le campagne coltivate e quel che rimane dei boschi laterali, alla ricerca di tutto ciò che è interessante.
Inento pericoloso questo, perchè così è facile disrtarsi per ogni cosa, il che è un bene per la curiosità naturalista ma per le foto è un disastro!
La cornacchia ad esempio va sovraesposta parecchio, per non diventare un corvo!

Nel cielo lo spettacolo lo danno i nibbi bruni con la coppia erritoriale intenta a difendere i propri confini da nuovi, evidentemente indesiderati, coabitanti.
In cielo si sente così il tipico "nitrito" e i voli concentrici terminano spesso con una planata verso l'intruso.
Capita così che nel volo ravvicinato vadano a mostrare l'un contro l'altro gli artigli, senza mai arrivare a toccarsi veramente.
Nei loro voleggi alla ricerca delle correnti ascensionali per riguadagnare quota dopo i confronti, capita che eseguano dei sorvoli anche molto vicini.

Dopo aver dedicato la prima parte dell'articolo agli uccelli più gandi e vistosi è ora di occuparsi anche di quelli più piccoli, come i lucherini, le cui piume giallo verdi li rendono quasi un tuttuno con le nuove foglie fresche di primavera.
Fortunatamente le cince sono più curiose, soprattutto la cincia mora è facile che venga a curiosare e si fidi a stare anche abbastanza vicina.
Un po' meno la cincia bigia
Ma inizialmente l'obiettivo delle giornate era localizzare l'upupa... che non ci pensa nemmeno a farsi vedere per tutto il giorno. Metto via tutto, salgo in macchina e mi avvio per il ritorno e... eccola, nel prato... tranquilla scende lungo i filari mentre io indaffaratissimo ritiro fuori il cannone e le scatto un paio di foto. Niente di eccezionale, niente di paragonabile a quelle dell'anno scorso, ma meglio di niente.
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