Paludi di Ostiglia - i rimasugli.
Dalla carellata di fotografie ne sono rimaste indietro alcune... colte di sfuggita a comparse fugaci, come questo tuffetto, beccato completamente in controluce mentre si prota via un po' di alghe... lui che di fatto è un pescatore, chissà cosa pensa di farci.
La nutria è un altro di quelli animali che compaiono e scopmaiono velocemente.
Si possono vedere esemplari isolati sui sentieri, pronti a scivoalre tra la boscaglia ed altri che escono dalla boscaglia nuotando nell'acqua,
Un martin pescatore, mai fotografato così da vicino, si è messo sul posatoio per qualche istante, non cambiando mai espressione. Questo è forse uno degli esemplari più bruttini e spelacchiati di martin pescatore che abbia mai visto, ma è di sicuro quello che si è avicinato di più, anche grazie al fatto che mi trovavo dentro ad un capanno.
A proposito: i capanni qui sono buoni, ben fatti, anche se avrebbero bisogno di manutenzione, sono capanni da osservazione, niente vetri fotografici, bisogna aprire le finestre per fare fotografie e così ci si espone un po', ma sono gartis e quindi è ingiusto lamentarsi, anzi, un plauso alla LiPU per il lavoro svolto, encomiabile.
E per finire, appena fuori dall'area protetta, ecco un tipico esemplare.... di animale tutt'altro che autoctono e rilasciato specificatamente per la caccia: il fagiano.
Di solito questi animali sono abbastanza facili da avvicinare, esendo stati allevati in cattività sono abituati all'uomo: anche questo non fa eccezzione, aspetta che io sia davero molto vicino prima di sparire nel verde.
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