D850 per la fotografia naturalistica?

La torre di avvistamento all'inghiaie è oggi in condizioni più che buone ed è decisamente abitata da diverse lucertole che fanno muovere e rumorreggiare le cannelle che la ricoprono.
I rumori che ne nascono fano sempre sperare a qualche movimento interessante sui rami vicini procurando una serie di falsi allarmi.
Di per se la torretta è ben fatta ma ha un grosso limite: le fessure d'osservazione sono troppo piccole, davvero troppo piccole: il 200 500, pur essendo solo un f 5.6 deve lavorare tutto all'interno del capanno, cercando di evitare oltretutto il disturbo ottico dei bordi che facilmente vanno a coprire una parte del campo visivo, specie se si una una macchina full frame che offre una superficie di lavoro molto superiore rispetto al DX. 


La migrazione ancora stenta a partire, c'è poco movimento e per lo più di animali stanziali.
Il volo di un piccione che passa abbastanza vicino permette di testare la velocità di messa a fuoco continua con punto di messa a fuoco centrale (non con l'inseguimento 3D).
La definirei più che buona, gli scatti sono tutti della qualità della foto qui di fianco.
Per l'inseguiento in volo il matrix 3d è l'ideale, ma se poi invece bisogna lavorare sullo sporco, allora è facile farlo impallare: stiamo parlando di una macchina eccellente ma che non ha mai introdotto, e mai introdurrà, le funzioni di riconoscimento animali, persone e mezzi che da un grande vantaggio sulle nuove mirrorless di casa Nikon.

Ecco a cosa serve il fuoco a punto fisso: 15/20 metri di distanza, luì piccolo in mezzo allo sporco della macchia di fronte alla torre di avvistamento: il fuoco è preciso e il risultato è sodisfaciente.
Per livellare il confronto ho tenuto il sensore a risoluzione media, 24 Mpx rispetto ai 48 nativi. 
Così è evidente la perdita del fatore di moltiplicazione 1.5 dei sensori DX ma, viceversa, permette di lavorare a ISO più alti senza rumore eccessivo.



Certo, se il nostro simpatico luì piccolo la testa la piazza all'ombra di un ramo, nemmeno la D850 può fare miracoli.
Ho atteso a lungo l'occasione di cogliere il nostro simpaticone all'esterno, ma le poche occasioni in cui si è portato sula cima degli arbusti, il movimento di puntare contro la macchina fotografica è stato sufficiente per farlo sparire dalla circolazione.

Sempre interessante vedere la differenza tra un maschio con piumaggio ecclissale e uno con piumaggio riproduttivo: i germani reali dovrebbero godersi in questo momento un periodo di pura alimentazione, il prossimo ciclo riprodutivo comincerà con l'accoppiamento in pieno inverno, siamo ancora lontani.
Questo giovane esemplare di folaga è intento a nutrirsi vicino alla riva, non è per nulla nervoso e tollera molto bene la mia presenz, permettondomi di cercare la luce migliore, nei limiti fisici del luogo.
La resa di sensore e otica, in queste condizioni ottimali, è eccellente.



Più ostica la situazione con la famiglia di svassi maggiori: non è solo una questione di chiaroscuro sul loro piumaggio, ma il fato che sono lontani e questo facilita la composizione, c'è un sacco di spazio libero da utilizzare per ridisegnare lo scatto a postriori, ma offre ovviamente meno dettaglio sui soggetti di interesse.

Da un punto di vista naturalixtico la cosa interessante è vedere la coppia di svassi maggiori esibirsi nella danza degli specchi di fronte alla nuova generazione, non so se è speranza di arrivare a terminare una nuova covata prima dell'inerno (idea ababstanza folle) o se si tratta di una lezione per i giovani. Quel che è certo è che è la prima volta che lo vedo fare
Molto più usuale lo stressante pigolio con cui gli juvenis reclamano il pescato dai genitori e la velocità con cui genitore e figlio si avvicinano per espletare al compito di nutrimento della prole.



In conclusione, rispetto alla D500, la D850 è davvero usabile per la fotografia naturalistica "al volo".
La risposta è sì, specie se poi si vanno a sfruttare tutti i mpxl di cui è capace. MA è così perfetta da poter pensionare la D500? Dipende: la D500 e la D850 hanno lo stesso sistema di messa a fuoco e questo significa che, avendo un visore di dimensioni uguali per coprere però una superfiice diversa, i punti di messa a fuoco appaiono nettamente più grandi nell'oculare della d500 cosicchè la gestione della messa a fuoco risulta più semplice. Non solo: il sistema di messa a fuoco occupa tutta la superifice utile della D500, mente nella D850, lo spazio aggiuntivo del ful frame, non è coperto da nessun punto di messa a fuoco.
Nell'inseguinento in volo, un campo visivo più ampio, facilita invece di molto l'inseguimento stesso del soggetto.
Come sempre vince la teoria della medaglia, per ogni faccia al sole, ce n'è una all'ombra, ogni oggetto a pro e contro, non esiste lo strumento perfetto!

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