Giornata della terra
Ma il giro è cominciato con la solita perlustrazione al lago dove la coppia di folaghe alla fine della passerella non è ancora soddisfatta della forma raggiunta dal nido ed insiste nello staccare e portare pagliuzze secche all'interno dell'alcova.
E che dire della coppia di svassi maggiori? probabilmente sono in cova dato che appaiono uno alla volta: si danno il cambio sul nido per nutrirsi!
Mai così pochi come quest'anno comunque gli svassi maggiori: o sono nascosti nella parte più recondita del lago, quella non accessibile, oppure hanno scelto altri luoghi per nidificare.
Già, perché volente o nolente quella è comunque la zona del nibbio bruno, la cui sagoma si staglia contro l'orizzonte, sicura ed elegante, mentre tra le alte fronde si sente intonare il suo nitrito, insistito ma dal volume particolarmente sommesso.
Sì, ammetto: avrei voluto beccare l'airone cenerino intento a cenare e così mi sono messo pazientemente ai bordi del lago ad aspettare... ma forse avrei dovuto mandargli un invito perché il cenerino non si è fatto proprio vedere.
Invece si è presentata la coppia di oche, ormai fissa al Pudro da un mese, che, illuminata dai tiepidi raggi del tramonto (e sto parlando di gradazione cromatica, non di temperatura, perché se parliamo di temperatura siamo ben oltre il tiepido) si dedica con tranquillità alla toilettatura serale.
Invece si è presentata la coppia di oche, ormai fissa al Pudro da un mese, che, illuminata dai tiepidi raggi del tramonto (e sto parlando di gradazione cromatica, non di temperatura, perché se parliamo di temperatura siamo ben oltre il tiepido) si dedica con tranquillità alla toilettatura serale.
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