Il Pudro delle meraviglie

Lunedì di Pasquetta, giornata meravigliosa, sole, aria tiepida e canti un po' ovunque. Su tutti si fanno sentire soprattutto quelli del pettirosso e del picchio verde.
Qua e la il tamburellare del rosso maggiore detta il ritmo ai cantori.
L'airone cenerino sembra invece esssersi già portato avanti, silenzioso e attento cerca cibo per la compagna sul nido: nelle diverse zone della penisola all'interno del lago ho contato sei nidi attivi.
Schivo ed invisibil, invece, il porciglione ha fatto sentire con insistenza il suo richiamo sin quasi alle 11:00 di mattina per poi zittirsi, nascosto al sicuro tra le canne.
Ancora presenti le oche selvatiche che venerdì scorso hanno dato spettacolo con le solite liti tra un esemplare che insistentemente allontana tutte le altre oche che non siano la sua presunta compagna. Questa mattina tuttavia il guardiano non c'è o si è stancato: un'oca se ne sta per conto suo in mezzo al lago a navigare tranquilla, presumibilmente la compagna del guardiano visto che è lo stesso atteggiamento messo in mostre nelle due precedenti localizzazioni, mentre le altre due svolazzano con tranquillità, finalmente indisturbate, a pelo d'acqua.




Con voli ampi e lenti i cenerini controllano il territorio, mettendosi subito in allarme se qualcosa da terra disturba la loro cova.
Maestosi, con la loro apertura alare che va oltre il metro e mezzo, planano e girano sopra il lago in silenzio.
Anche il colombacccio che attraversa in entrambe le direzioni il lago per poi sparire nella boscaglia si muove in assoluto silenzio: nessun richiamo tradisce la sua presenza.
Nella stesa boscaglia invece il richiamo, o, per meglio dire, il nitrito, tradisce la presenza di una coppia di nibbio bruno.
Già segnalata al suo arrivo nei giorni precedenti, sembra essere attiva sul nido: in tutta la giornata solamente uno dei due ha lasciato la boscaglia in cerca di cibo mentre l'altro è rimasto a vegliare o costruire un ipotetico nido che non ho localizzato.


Colorati, dai movimenti fulminei, quasi isterici, i luì piccolo cacciano a pelo d'acqua con piroette e capriole. Mai fermi rendono vivace l'emissario del Pudro, dove si sono raccolti in un bel gruppetto.





Proprio mentre osservo il gruppetto di luì, appena sopra la cima degli alberi si staglia la sagoma di una poiana: sembra molto più grande del suo metro e trenta di apertura alare, ma forse è solo suggestione data dalla vicinanza dell'esemplare. 
Effettua qualche giro sopra agli alberi per prendere quota, allargando la traiettoria sopra ai campi coltivati per poi sparire rapidamente







Correndo a pelo d'acqua le folaghe si esibiscono in repentini inseguimenti che terminano sempre dopo una breve e rumorosa corsa.







D'un tratto, dietro ai nidi dei cenerini, si materializza un maschio di falco di palude: effettua pochi giri con la testa incassata tre le ali e lo sguardo fisso verso il basso, in cerca di cibo, per poi sparire tra le canne e non farsi più vedere per tutto il resto della giornata.




Qualche picchio muratore ancora intervalla con il suo canto i richiami ben più prolungati e decisi del picchio verde.


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