La moretta del Pudro ha i pulcini

Dopo l'ultima segnalazione riportata delle morette le avevo perse di vista.
Sono tornato più volte a controllare poiché c'era la possibilità di una nidificazione al Pudro: il periodo, fanno notare esperti del calibro di Gilberto, è quello giusto... la località un po' meno. Non si registrano infatti nidificazioni di moretta al Pudro precedenti.
Poi, dopo l'avvistamento dei pulcini da parte di Giuseppe, ho intensificato le uscite... ma sembravano scomparsi!
Finalmente questa mattina li ho trovati... alle 8 circa mi sono passati a meno di 2 metri mentre me ne stavo immobile nel mio nascondiglio: la madre risulta molto vociosa, intenta a raccogliere attorno a se la piccola truppa.
Si tiene molto vicina alla riva per sparire tra le canne al primo segno di pericolo. Fortunatamente ero ben nascosto così ho potuto fare qualche foto prima che si mettesse controluce.
Ma andiamo con ordine: all'arrivo posteggio come al solito accanto alla piccola struttura di mattoni, mi prendo la macchina fotografica ed il mio sgabellino e mi dirigo verso il lago.
Mi accoglie una cannaiola comune in canto, le risponde un'altra cannaiola poco più lontana. Cerco di localizzarla ma niente se ne sta in basso oppure è dalla parte del lago, lasciando il folto del canneto tra di noi. Mentre osservo il lago, intento ad allontanare le zanzare che mi invadono infischiandosene del repellente, una poiana attraversa con calma l'intero specchio d'acqua. Con la luce presente è difficile individuare l'età la ma parte inferiore scura rispetto alle zone più chiare sulle primarie mi fa pensare al giovane di quest'anno appena involato.
Anche i cenerini si spostano lentamente, continuo a sperare che si avvicinino e si mettano a mangiare, augurando loro una splendida cattura a favore di obiettivo... ma non succede... avranno cambiato zona di caccia?
Le nidiate delle folaghe al pudro, quest'anno, così come quelle dello svasso, sono assai povere: un solo pulcino per ogni nido sembra aver raggiunto incolume le dimensioni sufficienti per lasciarlo.
Sono però coraggiosi e pigolando sommessamente si allontanano parecchio dal genitore, che sembra noncurante e intento soprattutto agli affari suoi, per infilarsi in un lago di puntini gialli.



E mentre il sole occhieggia da sopra il sottile strato di umida foschia mattutina, eccola famigliola di morette stagliarsi unita in perfetto controluce.
Ma bisogna prendere quel che la natura offre, sperando in occasioni migliori... occasioni che oggi non si avranno: la famigliola riapparirà nell'oscurità del fitto del canneto e degli ontani che circondano il lago.
Intanto, grazie alla luce del sole, le orchidee lentamente si aprono coprendo il lago di macchie bianche








 E questo coso qua che diavolo è? Sembra un codirosso spelacchiato, forse in fase di muta?
Alla nuova zona di avvistamento (nuova si fa per dire, ma per chi era abituato alla passerella e al punto di osservazione sopraelevato, rimane una novità difficile da digerire, poiché toglie parecchia visibilità e vicinanza agli uccelli arboricoli) incontro 4 merli che si stanno nutrendo a terra. 
I quattro spuntano dalla penombra e scappano, uno dopo l'altro, come dei missili, mentre ancora sono sul sentiero di avvicinamento.. ma.. aspetta... non appena colpito dalla luce il chiaro mostra evidenti segni distintivi, più chiaro e ben più grosso quando atterra sull'albero non lascia adito a dubbi: è un picchio verde, un giovane di quest'anno. Purtroppo il ramo copre esattamente la macchia sul collo per cui è impossibile identificarne il sesso.




La mattinata volge al termine e così ritorno verso la macchina... la cannaiola comune sta ancora cantando nella medesima zona di questa mattina, insiste, incessante, nel suo richiamo.
Ma questa volta non è più tra le canne... almeno per un momento si porta in alto, tra le fronde più alte e così, oltre a farsi sentire, si fa anche vedere.
Per un attimo.. poi torna ad inabissarsi tra il fogliame più folto del canneto.





Intanto arrivano le oche schiamazzanti e si tuffano di frotne al punto di osservazione, a ridosso della vegetazione sulla sponda più lontana.- Ci sono ancora tute e sette il che mi fa presupporre sia il nucleo famigliare di genitori più i cinque nuovi esemplari di quest'anno.

Così, nonostante l'estate, il Pudro continua nella sua incessante opera di dispensatore di sorprese!

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