La Rupe - 2: il fiorrancino

 


Nomen omen: lui si chiama fiorrancino per il fiore arancio che gli "sboccia" sulla testa in fase di corteggiamento. Parente strettissimo del regolo è solo, in media, di mezzo centimetro più grande del più piccolo pennuto d'Europa. Forse per questo adotta colori tanto vivaci per farsi vedere!
Tutto scorre normalmente alla Rupe, anche se i pettirossi cantano molto meno rispetto alle uscite precedenti e gli aironi bianchi sono spariti.
Fantastico il momento colto durante l'abbeverata di questo pettorosso, peccato per lo sporco dato dai rametti dietro cui si nasconde volontariamente, scegliendo di proposito e ripetutamente proprio quel punto per immergere il becco nel Noce.

Chi invece canta con insistenza in questo primo sabato di febbraio è il codibugnolo.
Richiamandosi gli uni gli altri creano dei piccoli stormi da 3 o 4 individui che si muovono svelti tra i rami, usando il fiume come un'autostrada e i rami che sporgono su di esso come degli autogril.

Come ho trovato il fiorrancino? beh, non era certo sul sentiero principale, l'hoscovato per caso seguendo il rampichino comune che ho addocchito, questo sì ungo il sentiero principale che attraversa il biotopo. Seguendo il rampichino lungo un sentiero secondario, concentrato nel cercare di distinguerlo dalle cortecce su cui si posa, non potevo non rimanere catturato dalla macchiolina colorata che mi svolazzava in giro.

Perché sì, a dispetto degli altri animali, il fiorrancino è sembrato molto confidente, posandosi spesso a meno di tre metri da me, sin troppo vicino, insomma (mai contento). Di contro comunque, proprio la vicinanza obbliga a non fare movimenti ampi: impossibile ricentrare la macchina fotografica e pensare che lui resti fermo a lasciarsi guardare. Quando è vicino lo si ammira e basta, lo si guarda mentre svolazza di ramo in ramo, con il suo modo assolutamente personale di cambiare traiettoria in volo: durante i voli, forse per disorientare eventuali predatori, si lascia cadere effettuando dei volteggi che fanno pensare ad una foglia morta staccatasi da un ramo, ondeggiando in maniera completamente irregolare e cambiando posizione delle ali in modo da mostarsi come un qualcosa di inanimato. 













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