Pudro e campagna

Eccomi di nuovo al Pudro per verificare com'è la situazione.
Piccoli passeriformi come il rampichino comune, le capinere, il picchio muratore, il luì piccolo, le cince allegre e i codibugnoli cantano a tratti sulle cime più alte. In basso qualche pettirosso scivola via tra i rovi. Le cannaiole se ne stanno lontane nascoste tra le cannelle.... insomma, tante specie piccole che spariscono facilmente dietro alle foglie.
Per quanto riguarda gli acquatici di medie e grandi dimensioni, invece, rspetto al passato, il Pudro continua ad apparirmi pesantemente impoverito.
 
Un po' un tutti i biotopi trentini sono apparse delle trappole per catturare le tartarughe di importazione, abbandonate da qualche "amante degli animali" in un habitat che non è il proprio, dove fanno un sacco di disastri.
Le tartrughe tuttavia sono lente ma non tarde: nelle trappole non ne ho vista nemmeno una, ma a crogiolarsi al sole invece... e nel tuffarsi per inseguire una preda non sono nemmeno così lente come si dice!


Chi si è ben integrato nell'economia del lago è l'oca grigia. Aufuga? sicuramente, ma oggi completamente rinselvatichita e nidificante, aumentando la sua impronta ecologica sul territorio, come si può immaginare osservando l'incredibile numero di pulcini che precede questa coppia di genitori. 

Cibo buono per la poiana?
behh, sicuramente tiene sott'occhio lo specchio del lago passandoci sopra a bassa quota ma non l'ho mai vista predare le nidiate di oche che di fatto non mostrno nessun tipo di reazione al suo passaggio.
Evidentemente è solita accontentarsi di prede più semplici. 

Sempre più spesso capita infine di vedere il lago attraversato dalle gazze, almeno tre in zona a rincorrersi da un lato all'altro del lago. Sono dannatamente guardinghe, forse perchè, golose di frutta, sono abituate a scappare rapide all'apparire del padrone del frutteto!




Cambiando completamente scenario ora mi trovo in un prato sfalciato di fresco che attira i passeriformi sulla sua superficie, speranzosi di trovare facili prede negli insetti tramortiti o fati a pezzi dalle eliche della machina sfalciante.
Tra questi la ballerina bianca è quella che si muove con maggior disinvoltura sul terreno, saltellando un po' ovunque. 

Controllano invece spesso la zona da qualche posatoio i codirosso, più guardinghi nel calarsi sul prato, una tavola imbandita a cui comunque dificilemnte resistono.


L'esemplare grigio è, ovviamente, la femmina.







 

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