Ancora al Taio di Nomi

Giornata senza particolari colpi di scena, sabato, al Taio di Nomi: una frizzante aria accompagna la mattinata fatta dei canti dei pettirosso e dei merli.
Anche le folaghe sono vocifere mentre tutto il resto è alquanto silenzioso.
I movimenti sono sporadici, furtivi, nessuno vuol farsi vedere, il vento d'altro canto sconsiglia il volo: un airone cenerino il mattino presto cerca di involarsi in direzione nord ma riesce solo a prendere quota salendo in verticale mentre vola controvento.

Alla fine desiste e decide di allargare le ali e lasciarsi trasportare verso sud, sparendo all'orizzonte in pochi istanti.
Con il sole però si fa vedere finalmente un luì grosso tra i rami di fronte alla torretta. Non sta mai fermo, si muove nervosamente tra i rami, sale e scende, appare e scompare tra le foglie, sembra quasi abbia deciso di mettere alla prova la mia pazienza... più volte mi ritrovo a fotografare rami o foglie mentre lui si toglie proprio un attimo prima dello scatto.
Per fortuna un paio di fotogrammi riescono ad immortalare il simpatico amichetto!


Nel lago, sempre vicino alle canne, pronti a sparire in un batter d'occhio, fanno capolino prima un tuffetto

e poi due gallinelle d'acqua


 

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