cerca ancora!

(continua da post precedente

E quando i grossi calibri smettono di attirare l'attenzione, ecco che appare tutto un mondo di piccole creature in continuo movimento, di fatto la vera colonna sonora del luogo, o meglio quella più gradevole ed intonata.... giacché è difficile definire gradevole tanto il verso delle oche quanto quello degli aironi cenerini.
Chi starà aspettando questa capinera intenda ad osservare i rami più alti?

Di certo non il regolo che se ne sta in tutt'altra zona, in alto, sopra al lago, nel bosco. 

Forse si è accorta di un intruso, qualcuno che, dopo tutti questi anni di frequentazione, non avevo mai trovato in questo posto, o forse, semplicemente, non avevo mai notato: una balia nera, un altro migrante di passaggio, diretto verso i paesi più a nord e proveniente dall'Africa occidentale, è un migratore di lungo raggio.
Altro ospite mai incontrato prima: un luì bianco: sarà interessato a nidificare nel nostro biotopo? Se più avanti lo si sentirà cantare probabilmente sì, altrimenti vorrà dire che era solamente di passaggio.
Certo che questi luì, presi singolarmente, sono tutti "uguali": difficile percepire le dimensioni senza poterne fare un confronto diretto e solo il netto candore delle piume di gola e petto mi spingere ad escludere un luì grosso in migrazione.

Queste invece, purtroppo per loro e per l'ambiente, non solo non sono di passaggio, ma non dovrebbero proprio esserci, a meno di non voler credere ad una specie di tartarughe d'acqua dolce autoctone del Trentino! Al Pudro ne ho contate tre!
Qui per saperne di più, chi le ha abbandonate è un delinquente... nel vero senso della parola avendo compiuto un reato come indicato dall'articolo linkato.









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