Il lago di Garda Trentino

Il lago di Garda e, in particolar modo, le foci del Sarca presso Nago, sono sempre un buon punto dove tuffarsi nell'avifauna trentina.
In quest'anno di scarsità di avvistamenti interessanti sui laghi interni alla provincia, il lago di Garda resta l'ultima speranza per trovare qualcosa di interessante.
Le previsioni davano una giornata con vento quasi assente ma sul Garda non essite una giornata senza vento, infatti basta guardare l'increspatura della superficie per capire che così non è.
Una coppia di cigni reali da il buongiorno attraversando subito lo specchio delle acque che dal parcheggio portano verso le foci del Sarca.

Qui si notano gli inteventi fatti sulla sponda sinistra del fiume: le vecchie sparangole che proteggevano da cadute accidentali nel fiume sono state sostituite da un'esteso impiando di pali che rende inacessibile unìarea molto più vasta attorno all'angolo di natura ingrovigliata e incontrastata che da sempre contraddistingue la foce.
Questo è sempre stato il posatoio dei gabbiani comuni ma ora, anche qui, il cormorano ha preso il sopravvento. Il numero di questi uccelli pescatori sembra essere in deciso aumento in provincia.


L'ultima volta che ero stato in zona, i fisgtioni turchi li avevo fotografati, da vicino, nel porto di Riva. Questa volta li trovo nel Sarca, poco a monte del ponte pedonale. Sono però distanti, tenendosi in mezzo al fiume.
C'è una netta predominanza di esemplari maschi ma, tra folaghe e germani reali, c'è anche qualche femmina.



Si scorgono anche alcuni esemplari di smergo maggiore, ma mai in posa per una foto almeno decente.
Anche i tuffetti si sentono cantare ma non sono fotografabili qui.
Per fotografare i tuffetti però non serve certo immaginarsi appostamenti impossibili, bsta camminare un po' ed arrivare sino alla spiaggia di Riva, lì dove c'è l'isolotto i tuffeti ci sono sempre.
Certo, la carenza d'acqua si fa sentire, anche il Garda è incredibilmente basso, tant'è che l'isola è diventata una penisola e sotto al ponte c'è una striscia di terra asciutta.
Questo ha cambiato le abitudini dei tuffetti che ora restano verso l'esterno e non nelle acque interne protette dall'isola stessa.


Fortunato l'incontro ravvicinato con una gallinella d'acqua sin troppo esposta e coraggiosa: certo si è allontanata subito ma seza attacchi di panico si è abassata sulle rocce di fianco a me per poi scivolare in acqua e spostarsi lentamente in un'altra zona.




Al porto di Riva i fistioni turchi sono sicuramente più vicini rispetto alle foci del Sarca ma questa volta si sono portati fuori dal porto e risultano quindi controluce.
Qui sono più isolati rispetto alle altre specie.


I passeri sono sempre vivaci negli atteggiamenti, ma decisamente mimetici quando si poggiano a terra con i loro colori smorti e simili al terriccio, ma se si mette sulle rocce attorno al lago, ecco che risalta di più quando esce allo scoperto.


Sulle spiagge riposano stormi di gabbiani comuni ma. anche fermandosi un po' a cercare, nemmeno una gavina.
Appena sotto al promontorio di Forte Garda si scaldano al sole due gabbiani reali ma appena cerco di avvicinarmi tra le piante di aloe si involano per scendere in acqua non troppo lontano.
Da quella posizione è inutile provare a fotografarli atraverso le piante grasse, meglio allontanarsi un po' e prenderli di taglio.

Tornando alle foci del Sarca, rispetto alla mattina la situazione non è cambiata: sui nuovi pali stanno a scaldarsi ancora solo ed esclusivamente cormorani...


... solo ed esclusivamente... behh, quasi: ad un certo punto una cornacchia grigia decide di aver diritto anche lei ad un posatoio.
Ma il posatoio libero non è bello abbastanza, meglio provare a spodestare un cormorano.
Ma la stazza gioca a favolre del cormorano che non molla il posto e fa sì che la cornacchia termini il suo attacco atterrando al suolo poco lontano dal palo. Rimane lì un attimo a riprendersi ma poi, per non affrontare la figuraccia, decide di allontarsi.



E per finire un po' di paesaggi attorno a Nago, ad enfatizzare l'ottima luce presente nel primo pomeriggio.



 

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