Foce dell'Isonzo - Valle Cavanata

Lungo l'Adriatico, si arriva allo specchio d'acqua della Valle Cavanata, dove la densità di volatili, sulle ore della sera, è davvero importante. 

Con il rossore dei riflessi del tramonto, l'abito della garzetta si fa ancora più elegante, nascosta tra le cannucce, mentre si procura la cena.



La torretta per il monitoraggio è in posizione ideale per le fotografie serali, avendo il sole alle spalle, ma purtroppo gli animali sono abbastanza lontani... tutti tranne questo tuffeto solitario, che caccia proprio nello specchio d'acqua di fronte a noi.


Ma il tuffetto non è l'unico cacciatore in agguato e alla ricerca della cena: ad un certo punto si materializza un martin pescatore che si posiziona su un posatoio abbastanza vicino da permettere alcune fotografie interessanti.
Nemmeno l'arrivo di una star sul redcarpet scatena un delirio del genere: le raffiche di fotografie scattate dai presenti sembrano non finire mai... non voglio essere nei loro panni quando dovranno scegliere che cosa tenere e che cosa buttare! 

Il posatoio sul palo verticale è molto meglio illuminato rispeto a quello più basso e quasi orizzontale che però offre al nostro martin una posizione decisamente più favorevole per procurarsi la cena.


Eccolo infatti con la cena e qualche filamento d'alga di troppo.



Dalla torretta si può tenere sotto controllo anche un piccolo stagno poco distante, punto di ritrovo per i marangoni minori che asciugano le penne all'ultimo sole.



Nello specchio d'acqua più vasto si hanno ovviamente gli accumuli più importanti, così, dietro a questo numeroso stormo di alzavole, con qualche germano reale a far valere la propria mole superiore, si intravedono i veri principi del luogo.
Bisogna abbandonare la torretta e dirigersi verso est per avere una visione più libera, anche se così facendo il sole è di traverso e quindi meno favorevole.  


Nonostante siano sfumati e facciano da sfondo a questi marangoni minori, la forma tipica sta ormai smascherando i protagonisti delle acque centrali di Valle Cavanata.









Eccoli, i fenicotteri rosa, troppo lontani per offrire una bella fotografia, allontanati dalla ravida, a che dicono le voci di corridoio, da dei buontemponi con un drone: i biotopi e le aree protette andrebbero interdette a droni , velivoli e veicoli radiocomandati!



Tra le canne più vicine al sentiero di visita, si può scorgere invece un tranquillo gabbiano comune con il piumaggio arrosato dalla luce del tramonto.


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