Tsavo est - parte 3

Giro pomeridiano per gli sterrati di Tsavo est e subito un nuovo incontro: il francolino gola gialla, tetraonide africano.

Dimensionalmente stiamo parlando di un animale poco più piccolo di un gallo cedrone ma decisamente più vistoso nella colorazione.





Decisamente più facili da adocchiare le gazzelle qui in posa con le corna a crescere, dalle più piccole alle più maestose, probabile sottospecie: gazzella di montagna.


Nuovo incontro con l'alcefalo, la foto rende bene l'idea di come gli animali siano tuti sui toni del marrone rossiccio, per adattarsi e confondersi al meglio ai colori della savana.

e questo perché, per chi non ha la fortuna di far parte di un branco di elefanti africani, il pericolo è sempre in agguato, come dietro a quest'albero, dove riposa una leonessa.
Predatore efficace e terribile, non disdegna di lasciarsi andare in momenti di tenerezza familiare.



Ma il mimetismo non serve solo per difesa, anche per offesa, e così si scopre che nell'erba secca si aggirano diverse leonesse, costretta ad uscire allo scoperto per spostarsi non gradendo l'eccessiva vicinanza di un esteso branco di elefanti.

e così, il maschio del gruppo, costretto ad interrompere la siesta pomeridiana, si lascia andare in un lungo sbadiglio


In un certo senso la vita del piccolo dik dik sembra molto più tranquilla, gli basta poco per sparire dalla vista e così, ben guardingo, rimane però a mangiare mentre lo osserviamo da vicino.
Nel rientro verso il lodge per la notte ci imbattiamo in una mandria di bufali, la prima, sul lato sinistro della strada che percorriamo, se ne sta tranquilla a brucare ma poco più avanti, dal lato destro, ecco sbucare una mandria in corsa.

La polvere rossa, finissima, sollevata dai grossi quadrupedi, ci mette poco a velare la vista, complice anche la riflessione della luce del tramonto. 





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