Húsavík, Geitafoss, Akureyri e i cumuli funerari

Ripartiamo dal lago Myvatn, destinazione Nord, secco, dritti in su, senza tentennamenti, verso il fiordo della città portuale di Húsavík.
Una città che ha l'aspetto di un vero agglomerato urbano, con tanto di scuola, di parco giochi e di giardini con una breve passeggiata che si snoda su ponti e attorno ad un torrente, che poi si allarga in un laghetto urbano.




 


La verità è che, nonostante il giro perlustrativo in città, non siamo certo qui per ammirare le "bellezze architettoniche": il nostro obiettivo è puntato ad una di queste navi che portano i turisti a fare whealewhatcing a poche miglia dal circolo polare artico.
Dunque.... maglietta termica, seconda pella, pile, pimino... sembra poco? lo è, infatti oltre a tutto questo l'equipaggio fornisce agli ospiti una tuta impermeabile integrale ed imbottita da infilare sopra i propri vestiti. Ora si che si è pronti per la missione artica!
E così si parte, e dopo un'ora di navigazione ci troviamo nella zona giusta, ecco la prima megattera che si infila tra le navi degli osservatori (ci sono due navi e due gommoni.... insomma, un sacco di gente!)
 
Gli incontri si ripetono ma nessuna fa vedere il muso, sempre solo dorso e coda.... accontentiamoci!


Mentre siamo alla ricerca di balene incrociamo al largo una nostra conoscenza: i pulcinella di mare!


Purtroppo la giornata è grigia, ma è stata comunque una bella esperienza.
Salutiamo così Húsavík e la sua chiesa, caratterizzata da un campanile laterale invece del solito campanile centrale. 


Passiamo così alla cascata di Geitafoss. Ormai si è capito: foss, in islandese, vuol dire cascata!
Questa cascata è incastonata in un passaggio stetto ma ben atrezzato, con sentieri di visita, un ponte per passare da un lato all'altro e diversi punti di osservazione: chi è appassionato di cascate o paesaggi riuscirà sicuramente a trovare l'inquadratura che lo soddisfa!


Da qui, il passo per Akureyri, la seconda città dell'Islanda, sede universitaria con un porto in cui attraccano anche le navi da crociera e diversi centri commerciali, per un totale di 20 mila abitanti, è breve. Attenzione però: per arrivarci bisogna utilizzare l'unico tunnell a pagamento dell'isola. da prenotare per tempo attraverso l'apposito sito, altrimenti vi costa quasi il doppio!
E' la prima volta che troviamo traffico, scorrevole ma comunque traffico, ci si muove in fila con code ai semafori... ecco, la particolarità di qeusta città sono proprio i semafori, tutti come nella foto qui a fianco.
Mentre continuiamo il nostro viaggio verso ovest ci imbattiamo nella zona dei tumuli. Qui potrete leggere la storia dettagliata, anzi dettagliatissima, degli ultimi due condannati alla pena capitale in Islanda.
Questi tumuli si stanno trasformando in un monumento nazionale, con tanto di sentiero lastricato e targhe: ci stanno lavorando ma per il momento qui comandano ancora le pecore e il corvo imperiale



Tutto è coerente: se 20mila abitanti fanno una città con tanto di sede universitaria... è evidente come la fattoria qui sotto possa rappresentare un paese!



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