Partire è un po' morire

 Sì, siamo arrivati alla fine del tour, è ora di chiudere, di pensare a tornare a casa... no, aspetta, fermi tutti, c'è tempo ancora per un'ultima fuga alla Flói Nature Reserve.... a riuscire ad entrarci... già, perché se arrivate da ovest il cartello lo vedete dopo averlo oltrepassato, se arrivate da est il cartello lo vedete meglio, ma si rimane un po' increduli, avendo l'impressione di entrare in una proprietà privata.

Poco male, non c'è tempo per stare a fare troppe elucubrazioni mentali, infiliamoci dentro.

La luce è quella giusta, la nostra posizione no, siamo controluce!

Il posto è incredibile ma.... è un acquitrigno... non sono atrezzato per un terreno di questo tipo, diventa difficile proseguire... bisogna accontentarsi di un assaggio, anche se l'assaggio è di quelli che alimentano l'appetito e stimolano l'acquolina.

Il chiurlo minore nascosto nell'erba è infatti solamente una rapida apparizione.

Le famiglie di strolaghe minori invece sono una presenza meno fugace.

In volo sono composte e pulite, ma è da vicino sulla superficie dell'acqua che danno il meglio di loro, con un capo che sembra perfettamente liscio e  vellutato, impossibile riuscire a delimitare le piume che li ricoprono.






Gli islandesi sono molto affezionati ai loro cavalli: un po' ovunque nell'isola offrono tour a cavallo della zona, un modo diverso di visitare questi luoghi increbili, più wild ma anche più umido: se si becca una piogerellina o un vero e proprio acquazzone non c'è modo di proteggersi, quando si è a cavallo!


A dimstrazione del forte legame con il loro passato vichingo, a Reykjavík, in prossimità dell'Harpa, il teatro moderno, c'è una scultura altrettanto moderna dedicata al dreki, conosciuto da noi come drakkar, la classica imbarcazione nordica.
La casa del governo, con un po' di luce, sembra decisamente più carina! è piccola, per essere la sede del governo, ma è storica, era presente lì al tempo dei dirigibili che vi "atterravano" nei pressi, stando alle fotografie che sono pubblicate sulle transenne che delimitano i lavori di ristruturazione del giardino.



Un ultimo saluto a Skolavorduholt, la cattedrale luterana moderna, finalmente catturata con un cielo incredibilmente blu.

Ora sì.... è davvero finita, addio Islanda, terra di ghiaccio e di vapore, d'erba e di lava, di selvaggia bellezza.


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