01 -02 -Tokyo, Gundam

Siamo al terminal crociere, per arrivarci serve prendere uno dei tratti di metropolitana di superficie non gestiti dalle JR ma non è che si possa venire a Tokyo e non andare a vedere questa cosa.
Il quartiere dedicato ad anieme e manga è un altro, zona completametne diversa, centrale, poco lontana dal passaggio pedonale più attraversato al mondo.
Anche qui c'è gente, acnhe se meno, ma il motivo è semplice: c'è lui ed è proprio l'ora in cui il nostro guardiano fa il suo spettacolo quotidiano.
Da lontano si fa quasi fatica a scorgerlo: il Gundam, creato secondo le dimensioni previste dal creatore del manga, non è uno dei robottoni più granzi, anzi, già i mecha di Go Nagai, i più famosi della storia, sono più grandi.
Al Gundam va dato atto di aver comunque segnato un novo step evolutivo: Gundam è il primo mecha a porsi il prbolema della verosimiglianza: proiettili, munizioni e armi non sono infinite per cui il pilota deve sostantenmente porsi il problema del numero di colpi ancora a disposizione: Gundam è il primo robot dal progetto "possibile" 
Date le dimensioni, come detto, da lontano bisogna sforzarsi un po' per localizzarlo.
Ma una volta trovato fa comunnque il suo effetto: il dettaglio realizzativo è impressionante, maniacale come ci si aspetta dai giapponesi. 
Lo spettacolo associato invece mi ha deluso: suoni, luci, il corno che si apre in due antenne ma nessun movimento e, visto lo sforzo pofuso da Tomino per pensarlo sin dall'inizio come robot possibile, qualche movimento, almeno di braccia e mani, o qualche torsione di busto o rotazione della testa, sinceramente me lo aspettavo... invece è un lampione statico!


Nei giardini attorno (non è un parco a tema, c'è il Gundam... e basta! il resto è un grande piazzale in cui ci possono esere spettacoli o concerti di vario tipo e natura e dei furgoncini per l'immancabile punto di ristoro.
In Giappone non si muore di fame di sicuro: il cibo tradizionale a me piace molto, è economico e si trova un po' ovunque.
 

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