01 -03 - Sensō-ji

Andare, di domenica, a visitare il tempio di Sensō-ji, è un po' come andare di domenica a visitare San Pietro a Roma: un fiume di persone in movimento attraverso il viale d'accesso.
Il tempio è buddista e quindi non è mai stato applicato l'insegnamento cristiano "via i mercanti dal tempio"... tutt'altro: ovunque in Giappone le vie di accesso ai templi sono costellate di bancarelle e negozi, dalla paccottiglia epr turisti all'affitto di kimoni da cerimonia di alta qualità, si può trovare davvero di tutto.

L'affitto dei kimono è un'atività importante perché sono moltissimi i giapponesi che lo indossano nei giorni di festa: c'è chi lo indossa completo di calzature tradizionali mentre le giovani sono più propense ad associarci le scarpe da ginnastica, ricreando di nuovo quel caratteristico effetto antico/moderno di questo paese tecnologicamente avanzatissimo eppure pervaso da antiche usanze.


Spesso nella porta di ingresso ai templi, si trovano due statute raffiguranti due divinità. Queste statue sono scolpite nel legno.
Quando si parla di tempio non si deve mai aspettarsi un'unico edificio: sono sempre complessi templari con più edifici diversificati, dal culto alla vendita di oracoli (il mio mi ha detto sfortuna, tanta sfortuna, in tuti gli ambiti, sul lavoro i progetti non andranno in porto, resterò solo e nessuno si ricorderà di me, se sono in viaggio tornare subito a casa... ). Questi oracoli hanno un meccanismo tutto particolare: inserita la moneta si squote un parallelepipedo metallico a base esagonale. Da questo si estrae un bastoncino con un codice, si cerca in una cassettiera infinita il codice trovato e dal cassetto associato si estrae il foglietto con l'oracolo, ricordandosi di reinserire il bastoncino poi nel contenitore, affinché anche il cliente successivo possa godere della tua stessa fortuna (in senso latino del termine!).


 


Immancabile nei giardini dei templi il laghetto con un animale porta fortuna sia esso una carpa, come in questo caso, o una tartaruga.
La particolarità di questo laghetto sta nel fatto che tutto ciò che è immerso prende una colorazione smaccatamente turchese, come apputo la carpa che, quando emerge dall'acqua, ha invece un classico colore arancione.
Altrettanto importante, anche se realizzato con diverse soluzioni originali nei diversi templi, il punto di lavaggio delle mani: l'igene è fondamentale in Giappone, una delle basi per il rispetto del prossimo!
In questo tempio il punto di lavaggio consiste in una pompa ad azionamento manuale che estra l'acqua direttamente dal sottosuolo. 


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