07 - 02 Osaka, tempio Shitennō-ji

In Giappone non solo l'edilizia privata e pubblica, ma anche quella funeraria è improntata al massimo sfruttamento degli spazi con le lapidi che si accumulano una sull'altra dando un effetto quasi claustrofobico.

Questo cimitero si trova poco lontano dal tempio di Shitennō, uno dei complessi più ordinati, da un punto di vista architettonico, che abbia visto qui in Giappone. 


 


La struttura principale è al centro di un quadrato e le superfici libere sono ricoperte di un ghiaino fine meticolosamente livellato, con le classiche righe che lasciano i rastrelli. Avete presente quei giardini zen tascabili che vendono dotati di mini-vanga e rastrellino? ecco, questa sembra una versione gigante!

Ai lati della porta di ingresso le due statue delle divinità protettrici, anche qui lignee e intensamente colorate.
A sinistra, in blu, abbiamo Ungyō, il guardiano che con la bocca chiusa pronuncia un "humm", l'ultimo vagito dell'uomo prima della morte, a destra, in rosso, Agyō, il dio dalla bocca aperta che pronuncia "aaa" il primo vagito dell'uomo alla nascita, l'alpha e l'omega, insomma.




L'interno della torre è... strano: una scala a doppia elica, una per salire e l'altra per scendere, si sviluppa centralmente, contornata da infiniti scaffali riempiti da ancora più infinite copie minute della torre.




In cima invece, all'interno di una teca di vetro, un oggetto votivo.
Le finestre della torre sono minuscole e dedicate all'illuminazione della stessa: non vi è in alcun momento modo di godere di panorami dall'alto, non vi sono nemmeno uscite verso i diversi livelli del tetto.
Fuori, in centro tra la torre ed il tempio e, probabilmente, nel centro esatto del quadrato circondato da porticati, si trova il classico incensiere.


Fuori dal porticato si trova il laghetto artificiale, rettangolare, dove si trovano un'infinità di tartarughe che, in questo tempio, prendono il posto delle carpe come animale portafortuna.


Di fianco al tempio buddhista, un tempio shintoista, le due religioni hanno spesso templi vicini, non ci sono attriti ma tolleranza e respitto reciproco.



Il tempio, strutturalmente, è poco dissimile dagli altri ma qui i turisti non sono graditi, quindi solo un fugace sguardo da fuori e via.
















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